Attivismo civico & Terzo settore

Bpm premiata grazie al Fondo Nasko

La banca che gestisce con Regione Lombardia i contributi ha ricevuto il premio dell'Abi per la categoria “La Banca di oggi per il mondo di domani”

di Redazione

Due mondi apparentemente lontani, come quello dei servizi bancari e del welfare, avvicinati da un progetto che, oltre a riscontrare un crescente consenso, ha ricevuto anche un importante riconoscimento da parte di Abi (Associazione Bancaria Italiana). Protagonista di questa storia di successo è il Fondo Nasko, destinato alle donne che rinunciano a un’interruzione della gravidanza che sarebbe stata determinata da problemi economici. L’iniziativa, varata dalla Giunta regionale su proposta del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e dell’assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale Giulio Boscagli, è operativa dal 1° ottobre scorso e consiste nell’erogazione di un assegno mensile di 250 euro per 18 mesi alle donne che scelgono di diventare mamme, evitando il ricorso all’aborto.
I contributi previsti dal Fondo Nasko sono gestiti da Regione Lombardia e Banca Popolare di Milano, che si è occupata della carta prepagata messa a disposizione gratuitamente e su cui viene caricato mese per mese l’importo del contributo che le madri potranno spendere. Proprio per la collaborazione al Fondo Nasko, Bpm ha vinto il primo premio per la categoria “La Banca di oggi per il mondo di domani”, nell’ambito della prima edizione del Premio Innovazione per i Servizi Bancari, istituito da ABI.

In occasione della consegna del riconoscimento era presente anche un rappresentante dell’assessorato regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale.

Nasko ha una dotazione di 5 milioni di euro e prevede appunto la possibilità di garantire un contributo complessivo fino a 4.500 euro nell’arco di 18 mesi (suddivisi tra il periodo precedente il parto e quello successivo alla nascita del bambino).
Il Fondo Nasko è gestito direttamente dalla Regione attraverso una piattaforma web ad accesso riservato ai Consultori familiari e ai CAV iscritti negli elenchi regionali, che segnalano i nominativi delle donne beneficiarie del sostegno economico. Le beneficiarie ricevono entro pochi giorni una carta prepagata, grazie a un accordo di collaborazione con BPM: lo strumento della carta prepagata garantisce semplificazione, velocità e controllo (dopo la validazione del progetto, entro 2-3 giorni la famiglia ha già la carta con caricato l’importo mensile).


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