Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Economia & Impresa sociale 

Pritzker Prize a Eduardo Souto de Moura

L’architetto portoghese ha vinto grazie a uno «sguardo ecologico che punta al massimo rispetto del paesaggio naturale»

di Redazione

L’architetto portoghese Eduardo Souto de Moura, 58 anni, ha vinto l’edizione 2011 del Premio Pritzker, considerato il Nobel per l’architettura. L’annuncio del premio, dotato di un assegno di 100 mila dollari e una medaglia di bronzo, avrebbe dovuto essere fatto soltanto a fine aprile a Washington, ma l’embargo è stato rotto da un giornale americano on line. La cerimonia di consegna si terrà nel mese di giugno a Washington. Con la conquista del prestigioso riconoscimento, Moura raggiunge illustri architetti di fama internazionale già presenti nell’albo d’oro del Pritzker, come Frank Gehry, Tadao Ando, Renzo Piano, Aldo Rossi, Oscar Niemeyer, Kenzo Tange, Zaha Hadid e Richard Meier. Nato a Oporto il 25 luglio 1952, da studente Eduardo Souto de Moura lavorò con Alvaro Siza, l’altro architetto portoghese ad aver vinto il Pritzker Prize nel 1992. Tra le architetture che gli hanno fatto vincere il Pritzker, la giuria ha citato lo stadio della città portoghese di Braga, per la sua struttura ”muscolare, monumentale e perfettamente a suo agio con il paesaggio”, in quanto incorportato nel fianco di una montagna.

Altro progetto citato dalla giuria – che sottolinea la sua capacità di usare materiali naturali – è quello della imponente Casa Numero 2 a Bom Jesus. Tra le sue opere si ricordano anche la Torre Burgo a Porto e numerose ville in Spagna, Portogallo Italia, Svizzera, Germania e Gran Bretagna. La giuria ha infine sottolineato come Moura sia capace di fondere ”caratteristiche contrastanti, opposte”, come l’energia e la modestia, la spavalderia e la finezza, sempre con uno sguardo ecologico che punta al massimo rispetto del paesaggio naturale.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA