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Famiglia & Minori

Adozioni: nessuno vuole i bambini neri

Denuncia di Cameron che sta per presentare importanti riforme per il settore

di Gabriella Meroni

Le discriminazioni nel settore adozioni sono <<assurde>> e il governo ha intenzione di combatterle efficacemente. Per questo presenterà la prossima settimana alcune proposte di riforma per migliorare l’intero sistema, accelerando i tempi e riducendo le zone d’ombra. <<Troppe giovani vite sono rovinate dai ritardi dell’iter adottivo>>, ha detto il premier Cameron, che ha definito la riforma delle adozioni “una priorità”. <<Questo deve finire. I Comuni non dovranno più dilazionare le adozioni con la scusa di cercare “l’abbinamento perfetto”>>.

Parole chiare, che anticipano di qualche giorno la presentazione dell’ “Adoption Action Plan”, previsto per la prossima settimana. Intanto i dati confermano le discriminazioni: i bambini inglesi bianchi hanno il triplo delle probabilità di essere adottati rispetto a quelli appartenenti a minoranze etniche. I bianchi rappresentano comunque la maggioranza dei minori adottabili: su 65mila bambini dichiarati adottabili nel 2011, solo 15mila erano “colorati”. E oltre 6700 piccoli dichiaratio adottabili sempre l’anno scorso sono ancora in attesa di una famiglia. In media, un bambino nero attende il doppio di un bianco prima di essere adottato.

La riforma del governo verte su tre punti: primo, l’obbligo per gli enti locali di ridurre i tempi in attesa dell’abbinamento perfetto; le “adozioni in prova”; ovvero permettere ai bambini adottabili di essere ospitati temporaneamente da famiglie in possesso dell’idoneità all’adozione; l’iscrizione obbligata nel registro nazionale dei minori adottabili di un bambino che non trovi una famiglia entro tre mesi nel  Comune di appartenenza.


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