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Famiglia & Minori

Le case famiglia lasciate senza soldi

Un'interrogazione parlamentare fa luce sui tanti minori abbandonati in difficoltà perché Regioni e Comuni non pagano le comunità

di Redazione

Il welfare taglia bambini arriva in Parlamento. Lo fa attraverso un’interrogazione urgente al ministro Fornero dell’onorevole – Pdl e napoletano – Giampiero Catone. «Lei sa meglio di me che da troppo tempo oramai alle case famiglia non arrivano più i fondi perché, sulla base delle ultime convenzioni, le regioni danno i soldi ai comuni e i comuni li dovrebbero girare alle case famiglia. Tutto ciò non avviene perché [le case famiglia] vanno a finire chiaramente in una posizione di retroguardia rispetto a tutte le altre incombenze che hanno i comuni», ha detto Catone.  Secondo Catone le case famiglia «state abbandonate al proprio destino in balia delle sorti dei singoli comuni anch'essi sull'orlo del dissesto economico».

I NUMERI
Il Ministro Elsa Fornero ha replicato che «a seguito della chiusura degli istituti, le priorità di intervento del vigente piano nazionale per l'infanzia sono rappresentate dalla prevenzione, dell'allontanamento dei bambini dalle proprie famiglie e dalla promozione dell'affidamento familiare. In questo quadro, le linee di indirizzo per l'affido possono costituire dei validi strumenti». Secondo i dati citati dal Ministro, al 2011 erano 330 i minori in stato di abbandono, mentre i minorenni accolti presso servizi residenziali familiari e famiglie affidatarie sono circa 29mila, di cui il 22% stranieri. Pressoché tutti i bambini censiti hanno una famiglia, o almeno un genitore, uno su cento è orfano di entrambi i genitori o ha genitori ignoti e ha un decreto di adottabilità o è in attesa di provvedimento del giudice.

«Lei non risponde alla domanda perché elenca una serie di dati, che non sono risposte, caro Ministro», ha replicato Catone. «Noi abbiamo chiesto cosa intenda fare il Governo per eliminare questo problema, perché questo è un problema serio, signor Ministro, non si tratta di dire che 30mila sono assistiti, quanti sono gli orfani e dove devono andare, lei mi deve dire tutti quelli che vede in mezzo alla strada, tutti i giorni, che nelle città d'Italia si vedono, chi sono? Sono fantasmi? Ce li sogniamo?». Nessuna risposta infatti è arrivata da Fornero per dire, come chiedeva l’interrogazione, «quali provvedimenti si intendano adottare per sostenere da subito la rete sociale del volontariato cattolico e laico affinché i minorenni per sopravvivere non siano costretti ad accettare i compromessi dell'elemosina, della corruzione e della prostituzione e come si intenda intervenire per prevenire i fenomeni dello sfruttamento dei minori da parte della criminalità organizzata».
 


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