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Passera: “La stabilizzazione del 5 per mille un mio impegno”

La promessa del ministro dello Sviluppo economico. Ora i vincoli di bilancio non possono puù essere una scusa per non approvare la legge. Il Governo si gioca la faccia. Staremo a vedere

di Redazione

“Caro De Ponte, la stabilizzazione del 5 per mille la prenda come mio impegno personale”. A dirlo è stato il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, che ieri proprio insieme a Marco De Ponte (Action Aid), ai giovani artigiani del Cna, alla Stampa, a The Hub e a Matteo Renzi  ha partecipato a un incontro a Palazzo Vecchio di Firenze promosso dalla rete RENA.

La promessa del ministro arriva proprio nel momento in cui la stabilizzazione della legge sulla sussidiarietà fiscale sembrava essere stata accantonata dalle priorità del Governo tanto che a L’Aquila a margine della conferenza nazionale sul volontariato per voce del sottosegretario Maria Cecilia Guerra lo stesso governo aveva sì confermato l’intenzione di sostenere la conclusione dell’Iter del decreto fiscale (dentro cui è contenuta la norma sul 5 per mille), ma aveva anche ammesso che “molto dipendeva dalla volontà dei partiti che avrebbero dovuto votare la copertura finanziaria del provvedimento”. Insomma un modo per dire: “Noi siamo d’accordo, ma in fondo la stabilizzazione non dipende dalla volontà del Governo”.  

Ora Passera invece mette il cappello sul buon esito del percorso legislativo spingendosi perfino a dire: «Nel caso lo faremo con un decreto legge, ma lo faremo». Un cambio di livello senza dubbio molto deciso, considerati anche in toni perentori usati dal ministro. Speriamo anche sia decisivo. A questo punto giustificare un fallimento dietro il paravento dei vincoli di bilancio, sarebbe davvero poco credibile.

 


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