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Famiglia & Minori

Non rispettata la scadenza del 31 dicembre per la Banca dati

2013 ancora senza Banca dati dei minori adottabili. Il Dipartimento della Giustizia Minorile: “ci stiamo lavorando” e 2300 bambini sono in attesa di adozione

di Redazione

La sentenza del TAR del Lazio n. 8231 dell’1 ottobre 2012 dava termine fino al 31 dicembre 2012 al Ministero della Giustizia per attivare la banca dati dei minori adottabili e delle coppie disponibili all’adozione.
 
Non è stato sufficiente nemmeno l’intervento dei giudizi amministrativi, deputati a garantire la trasparenza della Pubblica Amministrazione e, dopo oltre 10 anni dalla legge 28 marzo 2001 n. 149, la banca dati ancora non c’è.
 
Eppure nel corso della causa al TAR era emerso che dalle casse dello Stato sono stati versati 800 mila euro per un appalto che aveva anche l’obiettivo di crearla… Un altro scandalo italiano?
 
Il 3 gennaio 2013, raggiunto al telefono, il Capo del Dipartimento della Giustizia minorile, Dott. Caterina Chinnici, ha dichiarato: “ci stiamo lavorando”, e ancora “sono emerse delle difficoltà”.
 
Di quali difficoltà si tratti non è dato comprendere. L’unica cosa certa è che tutto rimane immutato mentre il TAR era stato chiaro nell’accertare un inadempimento e nel fissare gli ultimi, definitivi, 90 giorni che sono trascorsi senza che l’atteso decreto dirigenziale per l’avvio ufficiale della banca dati sia stato emesso.
 
Il fatto, riferito dalla stessa Chinnici e dai suoi collaboratori, che la banca esista in 8 tribunali non ha alcuna utilità, visto che la funzione della banca stessa è la diffusione dei dati tra tutti i Tribunali per i minorenni.
 
Così sono trattati oggi in Italia i diritti dei minori vulnerabili che dovrebbero essere una priorità assoluta per tutte le istituzioni. E intanto secondo gli ultimi dati pubblicati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali lo scorso dicembre, riferiti al 31 dicembre 2010, circa 2300 minori sono in attesa di adozione (Quaderni della Ricerca Sociale 19).
 
Ai.Bi. ha intenzione di reagire ancora contro questa inerzia e avvierà quanto prima la procedura per l’esecuzione della sentenza ormai definitiva.


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