Famiglia & Minori

Adozione gli enti chiedono la gratuità

#AdozioneBeneComune si chiama così la campagna lanciata dagli Enti autorizzati e i coordinamenti per l’adozione internazionale. Il lancio della campagna coincide con la proposta , già da tempo caldeggiata da numerosi Enti Autorizzati, sulla gratuità dell’adozione internazionale.

di Redazione

Adozione Bene Comune. È questa la campagna che gli Enti autorizzati e i coordinamenti per l’adozione internazionale hanno lanciato al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica ed il mondo della politica a questo tema delicato e di grande interesse nazionale.

Il lancio della campagna coincide con la proposta , già da tempo caldeggiata da numerosi Enti Autorizzati, sulla gratuità dell’adozione.

Oggi in Italia le famiglie quando hanno un figlio non sostengono alcun costo: la sanità pubblica garantisce la spesa per il parto in ospedale e nel caso dell’adozione nazionale il sistema welfare sostiene per conto della famiglia tutti i costi connessi.

Ma esiste un’eccezione: le famiglie che scelgono l’adozione internazionale sostengono interamente il costo della procedura adottiva. Per loro è prevista solo una deducibilità del 50% delle spese sostenute, oltre un contributo forfettario d’importo variabile di anno in anno.

A discuterne lunedì 11 novembre a Roma presso la Camera dei Deputati i rappresentanti del Gruppo Interparlamentare per il Terzo Settore Edoardo Patriarca ed Paolo Beni nel corso di un incontro organizzato dal CEA (Coordinamento Enti Autorizzati) cui hanno partecipato tutti gli Enti presenti sul territorio nazionale.

In questo incontro i parlamentari hanno ascoltato le voci degli Enti, ne hanno condiviso i contenuti e si sono resi disponibili ad appoggiare la campagna Adozione Bene Comune impegnandosi a sensibilizzare il mondo della politica.

Nei giorni scorsi intanto sono stati presentati al Senato due emendamenti che chiedono la detraibilità totale delle spese adottive che dovranno passare ora al vaglio della Commissione Bilancio per poi essere avviati all’iter parlamentare. Il medesimo percorso avverrà alla Camera.


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