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Oliviero Toscani: «Foody è vergognoso»

«Se quella mascotte l'avesse pensata un mio collaboratore l'avrei licenziato in tronco», spiega il fotografo milanese che aggiunge ridendo, «ma io non ho collaboratori così scarsi»

di Lorenzo Alvaro

«La mascotte di Expo Milano 2015 racchiude i temi fondanti della manifestazione proponendoli in una chiave positiva, originale, empatica. È sincero, saggio, rispettoso e amante della sana e buona cucina. Rappresenta la comunità, la diversità ed il cibo inteso nella sua accezione più estesa, fonte di vita ed energia ed è per questo che è costituito da una famiglia di 11 elementi, ognuno con caratteristiche e personalità diverse, che agiscono come veri e propri personaggi. Riuniti in un Volto Unico essi rappresentano l’ideale sinergia tra i Paesi del mondo chiamati a rispondere con energia e positività alle sfide del nostro pianeta sull’alimentazione presentandosi come una vera famiglia, unica, simpatica e dinamica». Questo si legge sul sito di Expo parlando della mascotte dell’evento, Foody. «Una cagata», è il commento a caldo di Oliviero Toscani, che Vita.it ha contattato per avere un parere sull'operazione targata Disney Italia. «Una spiegazione molto scema. Vuota. Di plastica come il prodotto grafico» è uno dei commenti del fotografo.  
 

Foody, la mascotte di Expo Milano 2015

Qualche giorno fa è stata lanciata definitivamente la mascotte di Expo Milano Foody. Che ne pensa?
Fa schifo (ride). Non c’è nessun commento da fare in realtà. Fanno un evento sul cibo per sfamare il mondo ed è tutto taroccato. È tutto Ogm. È tutto sbagliato.

Un inizio promettente insomma…
L’Expo è partito male sin dall’inizio. Ricordo che c’era un presidente che si chiamava Stanca (Lucio Stanca ex ministro dell'Innovazione ed ex ad di Expo ndr.) che ha fatto il primo furto. Se n’è andato coi primi soldi. Io ho avuto in piedi per sei mesi un progetto molto interessante ma alla fine è andato tutto a ramengo. L’Expo sarà molto mediocre. Come il loro Foody

E dire che lo ha disegnato Disney Italia, che dovrebbe essere una garanzia. O No?
No. Disney ha rovinato il senso del design nel mondo, da sempre. Ci ha fatto diventare tutti piccoli e kitsch. Io ho fatto una scuola Bauhaus quindi Diseny è il contrario di tutto quello in cui credo e che penso di design

C’è poi da dire che a Milano non mancano designer e grafici molto bravi e magari anche giovani. Ma sembra non interessi. Come si spiega?
È la mancanza di cultura di chi ha in mano l’Expo. Ho avuto a che fare con alcuni personaggi. È un disastro. Ho provato a metterli in contatto con alcuni colleghi tedeschi che avevano delle idee e dei progetti, non c’è stato niente da fare. Non si riesce nanche a parlare con loro, non ascoltano

In effetti ho scritto all’ufficio stampa Expo per sapere quanto hanno speso per Foody ma non ho mai ricevuto una risposta…
E non l’avrà mai. Oppure le diranno una balla. Deve capire che il cuore del problema è che siamo un Paese corrotto, corruttore e corruttibile. Partendo con questa premessa si capisce perché succede quello che vediamo

Ma se Foody fosse stato un progetto portato a casa da un suo collaboratore cosa sarebbe successo?
Licenziato in tronco. Senza dubbio. Ma io non ho dei collaboratori così scarsi (ride). Quella roba lì è ridicola, fa pena. È una vergogna. Parlo da milanese. Smirne avrebbe fatto meglio, peccato. Avrebbero dovuto eleggere i turchi. Non siamo a livello delle grandi città mondiali

Lei licenzierebbe il suo collaboratore. Ma chi dovrebbe dare le dimissioni di fronte ad uno scempio del genere?
Ma sa, visto che nessuno ha veramente la responsabilità nessuno darà le dimissioni. Si vede da tutto questo che non c’è una guida estetica, una guida culturale. Non c’è nulla. Per altro è un’idea già vista

A cosa si riferisce?
Tempo fa feci una campagna per Pam molto simile. Volti fatti con gli ingredienti. Però si trattava di foto vere. Questa di Expo, anche come esecuzione, è povera, infima
 

Una delle immagini di Toscani per la campagna pubblicitaria Pam

Anche l’Esselunga fece una campagna simile. O sbaglio?
Si, lo so. Ma infatti non è qualcosa che ho inventato io. Non c’è nulla di nuovo, ma c’è un modo di fare le cose bene e uno che non è dignitoso
 

Una delle immagini della campagna pubblicitaria Esselunga

Però prende spunto dall’Arcimboldo…
Ma no. Questa è una parodia, una presa in giro dell’Arcimboldo. Fosse una riscoperta di un grande artista sarebbe una cosa degna. Questi invece andrebbero messi a San Vittore. Tutti in galera

Parlando del progetto Expo in generale non si capisce quale sarà il progetto definitivo. Il canale sembra non ci sarà. Quindi cosa costruiranno alla fine?
Ci saranno delle tende. Le cose più semplici e più a buon mercato. Non hanno ancora neanche comprato i terreni. Altro che costruire    




 


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