Welfare & Lavoro

Mario Barbuto è il neopresidente di Unione italiana ciechi e ipovedenti

Lavoro, lotta ai falsi ciechi, accessibilità sono fra le priorità di un'associazione che ha 94 anni di storia e che associa 44mila ipo e non vedenti. I ciechi in Italia sono 130mila, in base ai dati INPS; 362mila secondo l'Istat, che ha censito anche gli ipovedenti: circa un milione.

di Carmen Morrone

Catanese, 60 anni il prossimo ottobre, socio dell’Unione dal 1969, Mario Barbuto ha lavorato per molti anni all’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna, città dove è stato anche Consigliere Comunale, diventando vicepresidente della Commissione Bilancio e facendo parte della Commissione Servizi Sociali. Barbuto succede a Tommaso Daniele, storico presidente dell’Unione, dimessosi per motivi di salute. Ecco quali sono le priorità scritte sull'agenda del neo presidente.

LAVORO. Il lavoro per i ciechi è luce che ritorna, diceva uno dei padri fondatori dell’Unione. Perché si smette di essere assistiti. Per arrivare al lavoro, le persone cieche devono essere supportate e questo ad alcuni appare ancora un costo mentre è un investimento economico finanziario e di civiltà. Non vogliamo accettare di essere considerati una spesa improduttiva. Tanto che Unione ha creato A.L.A Agenzia Per La Promozione Del Lavoro Dei Ciechi che deve avere un maggiore impulso.

FALSI CIECHI. Occorre fare chiarezza sulla campagna orchestrata su falsi ciechi. È stata una campagna pesante che ha messo in difficoltà, ha umiliato le persone. Oltre 800mila persone sottoposte a visite di verifica, con medici esterni pagati con decine di milioni di euro. In corso di verifica, nel 23% dei casi sono stati sospesi gli emolumenti. Ci sono stati migliaia di ricorsi che nel 97% dei casi, sono stati vinti con ulteriori aggravi per lo Stato. Non è questa la strada per combattere i falsi invalidi. Davanti a qualsiasi falso cieco esiste una commissione che ha commesso un falso. Da qui occorre cominciare a lavorare.

ACCESSIBILITÀ. Nelle scuole oggi si usa il registro elettronico. Ci sono molti insegnanti non vedenti che lavorano in autonomia e che potrebbero usare anche il registro elettronico ma spesso i software e i personal computer non sono accessibili. Lo stesso problema di accessibilità si riscontra con i libri di testo che dal 2015 saranno solo in formato elettronico. E dire che rendere gli apparecchi accessibili costa davvero poco, è nostra intenzione evitare che si alzi una nuova barriera alle pari opportunità e al diritto allo studio.

PARTNERSHIP. Il supporto principale per l’Unione sinora è stato quello pubblico. Poiché questo si restringe e crescono le esigenze stiamo pensando ad allacciare nuove partnership italiane e straniere e stringere quelle che già ci sono, come quella con Enel cuore che  ha promosso una mostra di libri tattili.

SPORT. Uici ha promosso il Raid ciclistico in tandem e quello in pedalò, è nostra intenzione migliorare la collaborazione con il Comitato italiano paralimpico. Vogliamo promuovere lo sport di base chè ancora troppi  ipo e non vedenti non riescono a praticare un attività sportiva anche amatoriale. Oggi ci sono opportunità enormi, dobbiamo lavorare che siano accessibili.

SULLA COPERTINA DELL’AGENDA.  Se quando ho detto sinora è scritto nella prima pagina dell’agenda programmatica dell’Unione, quello che sto per dire sta scritto sulla sua copertina e sono tre parole: efficacia, efficienza e risultati. Sono concetti con cui misurare il nostro lavoro, giudicarci e lasciarci giudicare. In questo modo rilanceremo il ruolo dell’Unione che ha 94 anni di storia.

 

 


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA