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Ant consegna il Premio Bearzot – La sfida sociale dell’Us Acli

In occasione della consegna a Carlo Ancelotti del Premio Bearzot 2014, assegnato al progetto "Liberi nello Sport" della provincia di Nuoro attuato nella casa circondariale di Badu e Carros il premio dedicato a sport e sociale di cui Ant è partner etico

di Redazione

Carlo Ancelotti dopo aver alzato al cielo la sua quinta Champions league, conquistata sabato con il Real Madrid, martedì 28 maggio, al Salone d’Onore del Coni ha ricevuto il premio Bearzot 2014. Riconoscimento ideato dall’UsAcli e che è giunto alla sua quarta edizione, prima di Ancelotti il riconoscimento è andato nell’ordine a Prandelli, Mazzarri e Montella.
In occasione della consegna del premio a Carlo Ancelotti, Fondazione Ant ha attribuito il premio "Enzo Bearzot: la sfida sociale dell'US Acli", denominato Premio Ant, al progetto Liberi nello Sport della Provincia di Nuoro. Si tratta di un progetto sociale che promuove attività sportive ludico-sociali rivolte all'integrazione nella casa circondariale di Badu e Carros.

Carlo Ancelotti,  Premio Bearzot 2014

Il Premio Nazionale Bearzot, nato in seno all’Unione Sportiva Acli nel 2011, è ormai il tradizionale riconoscimento assegnato ogni anno ai professionisti del mondo sportivo che si distinguono per le loro qualità morali e umane. Lo scorso anno, poi, per promuovere il valore educativo, formativo e sociale dello sport, l’US Acli ha dato vita al Premio "Enzo Bearzot – la sfida sociale dell'US Acli". Quest'anno la Fondazione Ant – realtà non profit per l'assistenza domiciliare gratuita ai malati di tumore – è partner etico della manifestazione. La giuria del Premio – presieduta dalla figlia dell'indimenticabile Ct azzurro, Cinzia Bearzot e composta da Guido D'Ubaldo (Corriere dello Sport), Valerio Piccioni  (Gazzetta dello Sport) e Maria Rita Tattini (Comunicazione nazionale Ant) – ha scelto di assegnare il riconoscimento al progetto "Liberi nello Sport".

Questa la motivazione:
Ognuna delle varie candidature ricevute in occasione della seconda edizione del premio "La sfida sociale dell'US Acli" ha fornito alla giuria spunti di grande interesse, meritevoli di attenzione e riflessione. Il progetto Liberi nello Sport è stato individuato come vincente per varie ragioni, sia perché in linea con i principi ispiratori di US Acli e di Ant – in particolare il principio dell'Eubiosia, alla base dell'attività della Fondazione nata a Bologna nel 1978 e che assiste ogni anno gratuitamente 10mila malati di tumore in Italia –  sia per il carattere originale, la continuità e la trasversalità che lo caratterizzano. In particolare il progetto, che coinvolge i detenuti della Casa Circondariale di Badu e Carros in attività sportive come il calcio a 8 e il calcio balilla, e nella realizzazione della testata curata dai detenuti stessi, "angolo libero", contribuisce a garantire la dignità della vita  anche all'interno delle mura del carcere. Liberi nello Sport consente inoltre di abbattere – almeno idealmente – i mattoni che separano la vita all'interno e quella all'esterno della struttura, coinvolgendo nelle varie attività detenuti, operatori, volontari, stampa – come il giornalista della redazione locale che supporta ad esempio il gruppo nella realizzazione dell'house organ.

La giuria, che ha valutato i progetti, ha scelto di assegnare una nota di merito ai progetti "Inclusione Sociale per promuovere la normalità in soggetti a forte rischio di isolamento"  e  quello di Fratta Tadina (PG ) finalizzato al "Coinvolgimento della persona con disabilità, di ogni tipo e di ogni età attraverso la riabilitazione equestre e l'indrochinesi".
 


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