Attivismo civico & Terzo settore

Rapporto Asc: Ecco i motivi del successo del bando post terremoto

La rilevazione certifica l'ampia soddisfazione di giovani, enti non profit e istituzioni. Il presidente di Arci servizio civile, Licio Palazzini: "Si tratta di un prototipo che va implementato anche in situazioni non emergenziali"

di Daniele Biella

Il Bando speciale post Terremoto di fine maggio 2012? “E’ stato un prototipo. Che ha funzionato, e che quindi è replicabile su vari livelli, anche per situazioni non emergenziali”. Licio Palazzini, presidente di Asc, Arci servizio civile, usa queste parole nel presentare la decima edizione del Rapporto (vedi allegato) del proprio ente, che nei 13 anni di vita del Scn, Servizio civile nazionale è quello che ha fatto partire il maggior numero di giovani.

È la prima volta che il Rapporto di Asc si basa su una singola esperienza di 50 giovani in servizio (il Bando pro terremotati, appunto) e non getta una sguardo complessivo sul sistema generale: “Abbiamo rilevato come, in una situazione puntuale, tutti gli enti coinvolti, ovvero l’allora ministero di Integrazione e cooperazione internazionale, il Dipartimento Gioventù e servizio civile, l’assessorato delle Politiche sociali della Regione Emilia Romagna e la presidenza della stessa giunta, siano riusciti a portare avanti un lavoro congiunto straordinario”, sottolinea Palazzini.

Nel corso della presentazione del Rapporto sono stati descritti in maniera approfondita il contesto generale, il terremoto, gli obiettivi del bando speciale e le sfide all’organizzazione del Scn ( da Licio Palazzini e Piera Frittelli), Le sfide per le risorse umane, i ruoli e i risultati raggiunti (da Michele Girotti), I risultati dal punto dei vista dei giovani partecipanti ( da Elisa Simsig e Marcello Marano) e Le risorse economiche e il tempo lavoro investite dal sistema Asc (ancora da Piera Frittelli). “Il 76% dei giovani selezionato era laureato, e il 91% consiglia l’esperienza di Scn agli altri coetanei”, specifica Palazzini. “Alla luce di questo successo, ora si può pensare a un passo ulteriore, ovvero portare a compimento l’accordo interministeriale di investimento sul Servizio civile: lo stesso sottosegretario con delega al Scn Luigi Bobba auspica che i ministeri dei Beni culturali, dell’Ambiente e dell’Interno firmino l’intesa che è ora in fase di definizione e coinvolgano la Consulta nazionale nella sua realizzazione pratica”. Infine, Palazzini ricorda l’urgenza di recuperare i 10 milioni di euro a oggi “mancanti” rispetto al finanziamento preventivato per l’anno 2015: “Chiediamo al governo di fare proprio l’emendamento depositato in Commissione Bilancio della Camera che prevede uno stanziamento per il prossimo anno di 200 milioni, a fronte degli attuali 65”.


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