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Paolo Branca: “L’uccisione di Sajida al Rishawi è un passo indietro per tutto il Medio Oriente”

Secondo l'esperto di questioni islamiche e mediorientali, l'uccisione della terrorista ha il sapore di una vendetta tribale sintomo di una regressione generalizzata

di Martino Pillitteri

"Che la Giordania abbia replicato mettendo subito a morte la detenuta Sajida al Rishawi di cui si reclamava la liberazione, non è una buona notizia. Anche ammettendo che fosse rea di crimini passibili della pena capitale, applicarla come ritorsione per l’uccisione del pilota giordano Muadh Kassasbeh, non rientra nei comportamenti legittimi di uno stato di diritto normale e neppure nelle prassi moderate a cui la Giordania ci aveva abituati” sostiene il professor Paolo Branca, islamologo ed esperto di storia dei paesi arabi.

"Questo atto ha il sapore di  una vendetta tribale. Non dimentichiamoci infatti, che la popolazione della Giordania è composta da tribù beduine, e che dal loro leader, il re Abdullah, si aspettano tali condotte. Agli occhi dei sudditi del regno hashemita, il re si è comportato da  leader.  Ma nonostante il consenso della popolazione giordana nei confronti della vendetta, l’uccisione lampo di Sajida al Rishawi  è un passo indietro per tutto il Medio Oriente già tormentato e disorientato. Mi auguro solo che taluni eccessi ridestino almeno le coscienze!  Se si va avanti con la logica dell'occhio per occhio, diceva Gandi, il mondo diventa cieco".

Tra i vari passi indietro, ne vede qualcuno in avanti?

“Vedo due passi indietro da parte dei sostenitori del Califfato. Con quel raccapricciante rogo, l’Isis ha fatto un clamoroso doppio autogoal. Dovrebbero essere i campioni della Sunna (o tradizione del Profeta) che disse, tra l’altro: “Nessuno può tormentare col fuoco, se non Dio”, riservando all’Onnipotente soltanto il diritto di farci ardere nel fuoco dell’inferno, ma evidentemente ne utilizzano solo le parti che possono giustificare le loro nefandezze. Ma non solo: l’Isis si è anche alienato gran parte di quell’opinione pubblica islamica che nel mal capitato ha visto i propri figli che fanno il loro dovere“.


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