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Sanità & Ricerca

«Mettiti la parrucca». Anche no

Ivana era malata di tumore, ma non voleva perdere la sua femminilità minacciata dalla chemioterapia. «Mettiti la parrucca» era il solo consiglio. Oggi per malati di cancro, uomini e donne, c’è l’estetica oncologica. Che va al di là di ombretto e rossetto

di Carmen Morrone

L’esperienza di Ivana è stata vissuta da molti malati di tumore. Lei stessa la racconta nel video  – IL TRAILER qui –  dove ricorda come ha fatto per non perdere la femminilità anche nei momenti peggiori. E racconta anche del vuoto che ha trovato fuori dall’ospedale: non un’estetista preparata ad affrontare una cliente con pelle, capelli e unghie provati dalla chemioterapia.

Il video è diventato materia di studio per le estetiste che vogliono specializzarsi in estetica oncologica.

Le prime estetiste specializzate, 25, erano presenti ieri alla presentazione del nuovo corso di estetica oncologica che partirà l’8 marzo e che è ideato, come il precedente,  dall’Associazione Professionale di Estetica Oncologica (APEO), che nasce da Dermophisiologique, azienda di prodotti di dermocosmesi professionale biocompatibile certificati, ed Essence Academy, scuola accreditata da Regione Lombardia in percorsi di abilitazione alle professioni legate a stile e qualità di vita. Ambra Redaelli,presidente Apeo e Direttore scientifico di Dermophisiologique, spiega la novità.

Che cos’è l’estetica oncologica?

E' una specializzazione che APEO rivolge a estetiste diplomate e che contribuisce a proteggere la cute dalle tossicità, a risolvere inestetismi e a lenire fastidi e irritazioni. La cura della patologia resta esclusivamente in capo alle professioni sanitarie: i protocolli APEO si focalizzano esclusivamente sull’aspetto e sul benessere esteticodel paziente in modo consapevole delle sue condizioni e sinergico con le terapie mediche.

In concreto?

Agisce sugli effetti secondari delle terapie a livello cutaneo: caduta di capelli e sopracciglia e unghie, gonfiori, cicatrici, perdita di funzionalità fisiologiche, infiammazioni, macchie, ecc. Si tratta di effetti inestetici, dolorosi e invalidanti, che toccano anche la sfera sociale e psicologica del paziente, la cui esperienza di vita peggiora ben oltre la gravità intrinseca della patologia.
 

Quali sono gli effetti positivi?

Una pelle adeguatamente trattata con creme protettive, massaggiata in maniera corretta, reagisce meglio a eventuali ulteriori terapie. E poi ci sono le ricadute sull’aspetto personale e sociale. Faccio solo un esempio: una mamma che si presenta ben curata è rassicurante agli occhi dei sui bambini. La storia di Ivana lo dimostra.

Che cosa proponete con il corso che prenderà avvio l’8 marzo?

Adattare metodi, manualità e strumenti dei trattamenti di bellezza e benessere alle condizioni particolari di un paziente oncologico: i protocolli d’intervento, perfezionati con i medici e in sinergia con le terapie dello IEO, includono manualità linfodrenanti e miorilassanti, trattamenti nutrienti e riepitelizzanti, make-up correttivo, manicure e pedicure, igiene e cura della pelle, epilazione. Particolare attenzione è riservata ai prodotti cosmetici da usare e agli aspetti psicologici per relazionarsi con la persona in cura.

INFO SUL CORSO QUI

 

La costituzione di APEO è stata incoraggiata dal professor Umberto Veronesi. Nell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO), dal settembre 2013, ha aperto Spazio benessere,  studio di estetica oncologica, primo in Italia in seno ad una struttura ospedaliera,  ad opera di Dermophiologique.


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