Cooperazione & Relazioni internazionali

Oscar: il cibo delle star arriva agli homeless

Così l’Academy combatte gli sprechi alimentari: le enormi quantità di cibo avanzato dalla pantagruelica cena del Governors Ball, la festa del dopo cerimonia, vengono distribuite alle mense per i poveri, ai banchi alimentari e ai rifugi per i senzatetto

di Ottavia Spaggiari

Per un giorno, anche Skid Row, la zona più povera di Los Angeles, è toccata dalle stelle e non sembra, solo, un pianeta parallelo, piombato da chissà dove, per puro caso, a pochi chilometri da Hollywood. Perché se le colline della città sono la patria dei sogni di celluloide e del cinema globale, Skid Row è uno dei quartier generali dei senzatetto americani. Secondo l’ultimo censimento, qui abitano circa 17 mila persone e il 41% vive sotto la soglia di povertà. Due mondi, quello delle colline di L.A. e delle strade di Downtown, all’ombra dei grattacieli, che difficilmente entrano in contatto, eppure gli Oscar, una volta all’anno, fanno anche questo: permettono una, seppur flebile, scintilla di uguaglianza, un' illusione, ma pur sempre una scintilla.

Come ogni anno, infatti, è qui a Skid Row che sarà distribuito gran parte del raffinatissimo cibo avanzato dalla pantagruelica ed esclusivissima cena del Governors Ball, la festa del dopo Oscar, a cui partecipano oltre 1500 tra attori, produttori registi e dirigenti delle grandi major americane. A preparare le portate, lo chef pluristellato, Wolfgang Puck che da 18 anni si occupa della cena, dirigendo ai fornelli, una squadra di oltre 300 persone. E' lui che ha sottolineato ai microfoni della BBC, come nella sua cucina non vada sprecato nulla. Alla fine della serata, ogni anno, il cibo avanzato viene impacchettato e prelevato dai camioncini di Angel Harvest, l’organizzazione losangelina che, contrasta gli sprechi alimentari, salvando dalla spazzatura tonnellate di cibo ancora in ottime condizioni, per redistribuirlo a chi ne ha bisogno. Angel Harvest lavora con 3,900 eventi, iniziative e catering della città.

Secondo Puck, gli avanzi delle sue opere d’arte alimentari verranno redistribuite tra mense per i poveri, banchi alimentari e i rifugi per i senzatetto, seguendo il motto dell’organizzazione: “vicini che nutrono i propri vicini”. “Così nulla va sprecato”, spiega Puck, “E anche gli homeless possono mangiare come George Clooney”. Dopotutto, anche se Skid Row e Hollywood raramente si sfiorano, è davvero di vicini che si sta parlando.


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