Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Cooperazione & Relazioni internazionali

Il sostegno a distanza si avvicina: ora aiutiamo i bambini italiani

Una volta c'erano solo le adozioni a distanza, adesso i contributi mensili che tanti cittadini destinano a bambini in difficoltà rimangono sul territorio nazionale, e contribuiscono ad alleviare la povertà di piccoli e famiglie. Tanto che il Forum nazionale SaD, che si apre tra pochi giorni a Torino, sarà dedicato proprio a questo tema

di Gabriella Meroni

Il sostegno a distanza diventa in vicinanza. Accanto alle tante iniziative di aiuto ai bambini nei paesi  più tradizionalmente associati alla povertà, infatti, si sta diffondendo sempre più una modalità di sostegno diretto a piccoli italiani o a famiglie con figli in difficoltà economica, il sostegno in vicinanza appunto. Un fenomeno nato pochi anni fa che sta prendendo però sempre più piede, tanto da aver spinto il Forum SaD, il più importante coordinamento che riunisce circa 120 associazioni che si occupano di sostegno a distanza, a dedicare al tema gran parte del Forum nazionale in programma questo fine settimana. "Complice la crisi economica, aumenta la povertà in Italia e gli stessi enti locali non riescono a coprire i bisogni territoriali di welfare", dichiara  il presidente Vincenzo Curatola. "Da qui la richiesta di aiuto, raccolta dalle associazioni che ampliano i loro progetti di adozione non più solo internazionale ma rivolta anche ai bisogni territoriali. Insomma – osserva – se da un lato si globalizza la povertà, che non e più solo dei paesi in via di sviluppo ma anche in quelli Occidentali, dall'altro cambia anche la solidarietà". 
Tra le più note realtà sociale che hanno varato progetti di SdV troviamo per esempio i salesiani – che con 25 euro offrono colazione e un pasto caldo per una settimana a bambini di quartieri a rischio come Ballarò a Palermo, Rione Amicizia a Napoli, Porta Palazzo a Torino –, alcune Caritas Diocesane – come per esempio quelle di Vicenza e Cremona -, e Mission Bambini, che aiuta le famiglie con meno mezzi a mandare i figli all'asilo nido. La differenza con il SaD internazionale è che In Italia, per questione di privacy, non è possibile "adottare" un singolo bambino e ricevere magari da lui la tradizionale letterina e gli auguri di Natale, ma bisogna contribuire al finanziamento di un progetto, sul quale comunque al donatore vengono date informazioni dettagliate e rendiconti periodici.
Al Forum nazionale, in programma il 6 e 7 marzo a Torino, si cercherà di offrire un bilancio aggiornato di queste iniziative, parlando però anche del sostegno a distanza propriamente detto, che come fanno notare gli organizzatori crea solidarietà tra le persone spesso vittime di guerre,  intolleranze, migrazioni, vecchie e nuove povertà e promuove pace, sviluppo, welfare e coesione sociale. Il XVI Forum vedrà quindi un confronto sulle esperienze e sulle possibili sinergie e un dialogo con i rappresentanti delle Istituzioni, Enti Locali e Governo, per sviluppare "una maggiore coerenza della politica e del terzo settore rispetto alle esigenze umane e sociali del nostro tempo".
"Il SaD, in forza del suo carattere di solidarietà relazionale, produce benessere e crescita socio-culturale in entrambi i soggetti che lo praticano", continua Curatola. "Le associazioni hanno il prezioso compito di favorire questo processo, a maggior ragione quando i progetti si sviluppano solo in Italia e le persone coinvolte condividono l’impegno etico- sociale per lo sviluppo della stessa comunità". Dialogheranno dunque con le organizzazioni sociali il Vice Sindaco di Torino Elide Tisi, il presidente onorario di ForumSaD Stefano Zamagni, il Presidente della Fondazione con il Sud Carlo Borgomeo, il portavoce del Forum del Terzo Settore Pietro Vittorio Barbieri, i Sottosegretari on. Franca Biondelli e on. Luigi Bobba, l’on. Edo Patriarca.
Leggi il programma del convegno


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA