Solidarietà & Volontariato

Giovane, maschio, solo: ecco chi chiama un Telefono Amico

Le circa 30 help line d'Italia ricevono ogni anno 130mila chiamate, e secondo una rilevazione fatta in Toscana oltre il 60 per cento di chi telefona è uomo e ha meno di 50 anni. Il problema più denunciato è la solitudine, seguita dalla malattia e dalla povertà. Lo speciale del Cesvot

di Gabriella Meroni

Ha meno di 50 anni, è maschio, solo e spesso sofferente a causa di problemi fisici e povertà. E' questo l'identikit del soggetto che più spesso si rivolge a un centro di ascolto telefonico, dove migliaia di volontari ogni giorno rispondono alle chiamate di chi ha bisogno di un aiuto. I numeri emergono da una ricerca di  Charlie Telefono Amico, help line toscana che riceve circa 3000 telefonate l'anno, e che sono pubblicati sull'ultimo numero del periodico online del Cesvot “Pluraliweb. Storie di associazioni e volontari”. “In quasi 25 anni tutto è cambiato – ha spiegato il presidente della Fondazione Charlie Onlus, Angelo Migliarini – la situazione economica, il quadro sociale e perfino l’immaginario del nostro Paese, le tecnologie della comunicazione… Ciò che non è cambiato è il grande bisogno di essere ascoltati che emerge dalle telefonate”.

Secondo la rilevazione del centralino, che conta 30 volontari attivi 24 ore su 24, il 60 per cento di chi chiama è maschio, ha un'età compresa tra i 31 e i 50 anni, è single e più in generale solo: in sofferenza perché si sente isolato, e non ha la possibilità di parlare della propria vita con un amico o con qualcuno di fidato. Il tema più affrontato dagli utenti è stato infatti la solitudine: 1.080 persone, oltre il 40% del totale degli utenti, hanno chiamato per parlare dell'isolamento in cui sentono di vivere, mentre 26% delle chiamate è stato invece dominato dal tema dell'handicap (fisico o mentale). 

A chiamare Charlie sono soprattutto i single, ma ci sono differenze rilevanti tra maschi celibi e femmine nubili. Nel 90% delle telefonate in cui si è parlato di problemi sessuali, dall'altro capo del filo c'era un uomo; discrepanze marcate anche nel caso delle chiamate che hanno avuto al centro problemi sociali, come lavoro, povertà, affidamento dei figli: per il 65% sono state fatte da uomini. Significativa anche la differenza nelle chiamate in cui sono stati affrontati problemi affettivi, fatte per il 55,8% da uomini single. Le telefonate dei giovani, che sono state meno di quelle fatte dagli adulti, hanno invece alcune caratteristiche particolari: dominano le questioni legate a emozioni e relazioni, in particolare nelle chiamate delle ragazze under 20, ma emergono anche nuovi temi, come le molestie attraverso i social network e l'autolesionismo.

In Italia, calcola Pluraliweb, esistono oltre 30 help line e 2 coordinamenti nazionali per un totale di 130mila chiamate l’anno. Il primo servizio di ascolto telefonico nasce a Firenze nel 1964 con Voce Amica, mentre nel 1967 viene istituita l’associazione Telefono Amico che oggi conta 700 volontari e 20 centri in tutta Italia che operano 365 giorni, festivi compresi (numero unico nazionale 199 284 284). In Toscana, oltre a Voce Amica, altre due esperienze: il Telefono Amico di Prato che, nato nel 1982 grazie ad un gruppo di volontarie della Misericordia, oggi conta 35 volontari e lo stesso Charlie Telefono Amico fondato a Pontedera nel 1990.


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