Welfare & Lavoro

Anffas: costruiamo insieme l’inclusione sociale

In occasione della Giornata mondiale sulla Sindrome di Down, il 21 marzo, il presidente di Anffas onlus Roberto Speziale ricorda che per costruire l'inclusione sociale «non possiamo essere soli: abbiamo bisogno di avere al nostro fianco non solo le istituzioni, ma tutti i cittadini, nessuno escluso»

di Antonietta Nembri

«L’inclusione sociale non è un miraggio, se la costruiamo insieme», non è uno slogan, ma la sintesi del pensiero di Roberto Speziale, presidente nazionale di Anffas onlus e papà di un ragazzo con Sindrome di Down, comunicando la sua riflessione in occasione della Giornata internazionale delle persone con Sindrome di Down che si celebra il 21 marzo. « Quello che ci auguriamo e per cui stiamo lottando da ormai più di 50 anni è che le persone con disabilità intellettiva e/o relazionale smettano di essere considerate solo come persone da assistere ma che invece vengano riconosciute come cittadini a pieno titolo e che come tali vengano messe in condizioni adeguate per poter offrire alla nostra società il loro apporto e contributo che possono essere davvero importanti per la crescita culturale di tutta la comunità» continua Speziale che conclude: «È un compito che Anffas e tante altre associazioni portano avanti con impegno e dedizione, ma questo, da solo, non basta. Per costruire l’inclusione sociale non possiamo essere soli: abbiamo bisogno di avere al nostro fianco non solo le Istituzioni, ma tutti i cittadini, nessuno escluso. A volte basta davvero poco. Ma soprattutto, basta crederci».

Tema dell’edizione 2015 della Giornata mondiale è: “Stesse opportunità e stesse possibilità di scelta”, un focus, quindi, totalmente dedicato al diritto di scegliere ed essere autonomi, troppo spesso non rispettato: un problema che non riguarda solo le persone con Trisomia 21 ma la gran parte delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale.
La Sindrome di Down è una delle forme più diffuse e conosciute di disabilità intellettiva e anche quest’anno Anffas Onlus – Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, coglie l’occasione per sottolineare l’importanza di promuovere e tutelare i diritti, compreso quello ad una vita autonoma ed indipendente.

Nonostante i molti progressi fatti nel corso degli anni – ricorda l’associazione –  restano ancora numerosi i pregiudizi, gli stereotipi e gli ostacoli che le persone con disabilità intellettiva e/o relazionale devono affrontare ogni giorno e l’inclusione sociale è ancora lontana dall’essere davvero concreta. Per esempio, stando a recenti dati Censis, gli adulti con Sindrome di Down che terminano la scuola hanno forti difficoltà a partecipare alla vita della comunità e ancora più ridotte sono le possibilità di un inserimento lavorativo (risulta infatti avere un lavoro solo il 31,4% delle persone con Sindrome di Down over 24 anni e la maggioranza degli occupati non ha un contratto di lavoro standard).
A questa già precaria condizione si è aggiunto – sottolinea ancora Anffas – per quanto riguarda nello specifico la Sindrome di Down, anche il problema dell’eliminazione dai nuovi Lea di quest’ultima, decisione che sembra essere più un’operazione di tipo economico che non basata su dati epidemiologici inconfutabili e che, pertanto, dicono con forza dall’associazione «Anffas contrasterà in ogni sede».
Una situazione complessiva ancora fortemente legata, nonostante i tanti passi avanti fatti, a un approccio culturale obsoleto alla disabilità e a una scarsa conoscenza della sua realtà, fattori che portano a grandi discriminazioni e che per questo motivo vanno contrastati.

Proprio per informare e sensibilizzare sull’importanza e la necessità di promuovere e tutelare il diritto ad una vita autonoma, indipendente e pienamente inclusa nella società, Anffas Onlus sta organizzando – in collaborazione con Inclusion Europe – “Europe in Action”, la conferenza annuale di Inclusion Europe che avrà come tema “Self-Advocacy and Families” (in italiano “Auto-rappresentanza e Famiglie”), un argomento significativo per le persone con disabilità e per le famiglie stesse poiché si focalizzerà sull’auto- rappresentanza delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale affinché alle stesse sia garantito di essere protagoniste attive reali non solo delle proprie vite, ma anche della comunità.
La conferenza si svolgerà a Roma, il 21 e 22 maggio e vedrà la partecipazione di oltre 200 persone con disabilità intellettiva, di familiari, professionisti del settore e amici provenienti da tutta Europa.

Sempre per promuovere esperienze dirette di quanto possono fare le persone con disabilità intellettiva e/o relazionale e quanto grande e positivo può essere il loro contributo alla comunità, il 28 marzo, Giornata Nazionale della Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, si svolgerà “Anffas Open Day”.

Foto: Getty Images


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