Attivismo civico & Terzo settore

Azzardo & non profit: in Finlandia funziona così

In Finlandia, dagli anni Trenta del secolo scorso il mercato delle slot machine è regolato da un rigido monopolio. Nessun concessionario, nessun privato: tutto è controllato da Ray, associazione non profit che produce, installa, controlla le macchinette e ridistribuisce gli "utili" sul sociale. Nel 2015, verranno così ripartiti tra le associazioni 309 milioni di euro. Vediamo come funziona

di Marco Dotti

A vederla sembra un flipper rovesciato, solo che al posto delle palline ci sono le monete.  È la “Payazzo”, contrazione dell’italiano “pagliaccio”, una macchina mangiasoldi arrivata in Finlandia alla metà degli anni Venti e diventata popolare.

Talmente popolare che – nel 1933, un decennio dopo l'indipendenza ottenuta nel 1920 –  il governo decise di togliere ai privati un commercio che cominciava a diventare florido, affidando a organizzazioni caritatevoli il diritto esclusivo di installare e gestire questa e altre slot machines.

La situazione non migliorò di molto, se è vero – ed è vero – che nel 1937, il Ministero degli Interni dispose che ogni gioco attraverso le macchine diventasse appannaggio di una nuova associazione, creata per questo scopo preciso: la Raha-automaattiyhdistys.

Macchinette per il sociale

Ray è l’abbreviazione di Raha-automaattiyhdistys, Associazione Finlandese degli apparecchi automatici o meglio, come da traduzione meno letterale, ma “ufficiale”: Finland's Slot Machine Association.

Fin dalla data della sua piena operatività (il 1 aprile 1938), Ray si è caratterizzata per struttura e scopo.

Struttura: lRay è una not-for-profit gambling company, una società pubblica che opera in regime di monopolio per quanto riguarda il gioco d’azzardo tramite macchine e gestisce il Casinò di Helsinki, l’unico in tutto il Paese.

Scopo: raccogliere attraverso l’azzardo legale – in Finlandia non hanno timore di chiamarlo per nome – denaro e fondi da destinare a organizzazioni non profit con scopi caritatevoli e di sostegno sociale. Per questa ragione, le operazioni di Ray sono strettamente legate al Ministero della Salute e degli Affari sociali, che sovraintende all’attività di finanziamento

Rete territoriale: Ray ha creato una rete di rappresentanti il cui compito è quello di stipulare contratti con i proprietari o i gestori dei locali autorizzati all’installazione di macchinette. La produzione e la manutenzione di queste slot machines, oltre che la raccolta e la gestione del denaro sono di esclusiva competenza della Ray.

Diffusione delle slot machine: Il monopolio di Ray include slot machines e casino games, off e online. Per quanto riguarda la “localizzazione”, le macchinette di Ray sono presenti in supermarket, tabaccherie, stazioni di servizio, ristoranti, hotel, bar e caffè, posizionate in un angolo – solitamente vicino all’ingesso – visibili dall’interno e dall’esterno dei locali.

Le entrate di Ray

Oggi, in Finlandia, ci sono 17.070 slot machine, distribuite in 7.747 locali. Ogni slot machine rende al gestore del locale il 17% degli incassi mensili della macchina, mentre Ray trae dalle macchinette il 75% del suo fatturato complessivo, che è di 791 milioni di euro al netto delle vincite redistribuite (dati dal Bilancio 2014, relativi al 2013).

Le entrate sono così ripartite [ndr: si parla qui di gaming revenue, ossia della differenza tra quanto giocato complessivamente e quanto complessivamente vinto dai giocatori]:

Slot machine nei locali dei partner commerciali di Ray: 591,5 milioni di euro (75%).

Arcades (videogiochi da sala):  96,1 milioni di euro (12,3%).

Canali digitali: 60 milioni di euro (7,6%).

Casino Helsinki: 27, 9 milioni di euro  (3,5%).

Giochi da casinò in ristoranti e giochi da tavolo nei ristoranti:  14,1 milioni di euro (1,8%).

Quanto…

Nel 2015, Ray ha stanziato 309,3 milioni di euro a organizzazioni non-profit, che operano nel sociale e nel ramo dell’assistenza sanitaria in Finlandia. A questi 309,3 milioni di euro, ne vanno aggiunti altri 100 per la riabilitazione e la cura dei veterani di guerra.

Ogni anno, 194 comuni (sui 415 di cui si compone il Paese) ricevono aiuti e finanziamenti da Ray. Finanziamenti che sostengono 800 organizzazioni, che impiegano 30.000 persone, e nel complesso coinvolgono 320.000 volontari.

… come?

Nel periodo 2012-2015, Ray, che dà impiego diretto a 1.600 persone, ha previsto stanziamenti per attività di sostegno alle cosiddette “attività di base”. In sostanza, si tratta di “aiutare le persone a gestire la propria vita”. Gli ambiti specifici, all’interno del campo della salute, toccano sia l’abuso di sostanza, che i disturbi alimentari, ma anche problemi legati all’immigrazione e all’invecchiamento della popolazione

La decisione finale – in base al cosiddetto Act on Slot Machine Funding Assistance, modificato nel 2013 – sul finanziamento è comune di competenza del  Ministero degli Affari sociali e della sanità, Ray si limita a valutare l’adeguatezza dei progetti rispetto a una serie di parametri.

Raccolti e valutati i progetti, entro la fine del mese di dicembre di ogni anno, Ray presenta un documento che vale come proposta di distribuzione dei fondi. La decisione finale del Ministero viene presa alla fine di febbraio e tutti i documenti (proposta compresa) vengono resi pubblici.

Settori di finanziamento

Le richieste di finanziamento, per il 2015, ammontavano complessivamente a 503,9 milioni di euro. La cifra complessivamente accordata ai progetti è stata di 309,3 milioni di euro, così suddivisi per aree:

– sostegno abitativo per particolari gruppi sociali: 33,7 milioni di euro (la richiesta era stata di 91,6 milioni), corrispondenti al 10,9% del totale erogato;

– aiuti per situazioni di crisi: 21,8 milioni di euro (la richiesta era di 30,9), corrispondenti al 7,1% del totale erogato;

– attività di inserimento e reinserimento lavorativo: 122,9 milioni di euro (su 163,9 richiesti), corrispondenti al 39,7% del totale;

– attività legate alle attività volte a favorire la capacità di rendimento: 66,3 milioni di euro (sui 98,5 richiesti), corrispondenti al 21,4%;

– attività volte a favorire le possibilità di partecipazione e socialità: 49 milioni di euro (sugli 84,1 richiesti), corrispondenti al 15,8%.

La situazione “sociale” al 2015

Nel 2015, sono diminuiti i soldi richiesti dalle associazioni non profit, ma sono diminuiti anche i soggetti richiedenti e sono diminuiti anche i progetti per cui vengono richieste le sovvenzioni rispetto agli anni precedenti.

Le sovvenzioni erogate (309,3 milioni di euro) sono invece aumentate rispetto al 2014, quando i soldi erogati erano 308 milioni di euro. I beneficiari sono 790, per un numero di progetti pari a 1623, sono 135 i soggetti che hanno richiesto sovvenzioni per la prima volta, ma solo 29 hanno passato i controlli e hanno ottenuto finanziamenti per i loro progetti.

Tipologie di aiuti:

– sovvenzioni per aiuti di tipo generico: 61 milioni di euro (contro i 59 del 2014);

– sovvenzione ad attività mirate 146 milioni di euro (rispetto ai 142,7 del 2014);

–  sovvenzione per investimenti: 31,8 milioni di euro (rispetto a 28,1 del 2014);

– sovvenzioni per progetti: 70,5 milioni di euro (rispetto ai 78 del 2014).

Si è, in sostanza, mirato al concreto. Su attività mirate, che sui attività in divenire. Agli uffici statali sono poi andati 117 milioni di euro (contro i 113 del 2014). Dal 1993 al 2015, la cifra complessiva devoluta al sociale di Ray ammonta a 2,2 miliardi di euro.

 

@oilforbook

 

Fotografia: Un'immagine tratta dalla campagna sociale 2015 di Ray


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