Sostenibilità sociale e ambientale

Dal WWF le buone abitudini alimentari che fanno bene al pianeta

Vasto programma con più di 180 eventi volti a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’insostenibilità dell’attuale modello di consumo delle risorse e la pressione ambientale ad esso associata

di Redazione

Il neo-consumatore deve essere reso consapevole che sostituire anche un solo pasto a settimana a base di carne con un piatto tipico della dieta mediterranea fa risparmiare 180 kg di CO2 l'anno e che la produzione di 1 kg di pomodori fuori stagione in serra rilascia 70 volte più CO2 della stessa quantità di pomodori prodotta in un campo (il primo, 3,5 kg di CO2eq, rispetto a meno di 0,05 kg, il secondo).  Ed è bene che sappia che per alimentarsi quotidianamente il consumo d’acqua varia da circa 1.500-2.600 litri nel caso di una dieta vegetariana a circa 4.000-5.000 litri per una ricca di carne: una dieta «idrovora», troppo ricca in grassi animali e zuccheri, è negativa non solo per le risorse idriche del pianeta ma anche in termini di salute.
“Le buone abitudini alimentari" sostiene la Presidente del WWF Italia, Donatella Bianch «fanno bene al Pianeta, il corretto uso delle risorse è fondamentale per risolvere il problema della fame nel mondo, le buone pratiche garantiscono la sostenibilità e la sicurezza alimentare.
Per questo in Italia e nel mondo abbiamo bisogno di consumatori e aziende agricole e agroalimentari responsabili che tutelino la biodiversità, che diano il giusto valore al capitale naturale, garantendo oggi e nel futuro il nostro benessere. E quello del pianeta. Cittadini che  evitando gli sprechi imparino a ridurre la propria impronta alimentare, in un Pianeta che dal 1950 al 2050 vedrà quasi triplicare la sua popolazione che si prevede arrivi a 9.5 miliardi, facendo scelte consapevoli di consumo. Aziende agricole che abbattano l’uso dei prodotti chimici, riducano i consumi idrici e le emissioni di CO2 e industrie alimentari che frenino la dissipazione delle risorse, a cominciare da quelle forestali” .

Per il WWF, Expo 2015 si presenta come un importante momento internazionale che può e deve favorire la ricerca e l’applicazione di teoria e di prassi per il cambiamento.

Il WWF con il progetto “La natura del cibo. Una sola terra per nutrire il Pianeta”, che ha vinto (primo tra circa 800 progetti) il bando Mipaaf per EXPO 2015,  mobiliterà fino al 31 ottobre  80 tra Oasi e Centri di Educazione Ambientale, con un evento nazionale per la Festa delle Oasi il  24 maggio,  41 eventi locali (da maggio a ottobre) in 18 regioni italiane e 8 seminari per docenti ed educatori, 54 eventi (tra corsi, visite e iniziative) nella città di Milano e territorio limitrofo (in particolare nell’Oasi WWF Bosco di Vanzago, a circa 10 km dal sito espositivo), con l’obiettivo di contattare almeno 650 mila persone.

IL DECALOGO PER “ALIMENTARE LE BUONE ABITUDINI

Pezzo forte dell’azione di comunicazione del WWF nell’ambito del progetto EXPO 2015 è il Decalogo per il mangiare sostenibile (Vedi allegato), un opuscolo rivolto ai cittadini distribuito in 100.000 copie che chiama ad  azioni di responsabilità anche gli agricoltori e l’industria. Dieci semplici regole per mangiare sostenibile, dal consumo di prodotti locali e di stagione all’acquisto di prodotti poveri di imballaggi.

IL PALINSESTO CULTURALE DEL WWF

Tra gli eventi del palinsesto culturale WWF, oltre al progetto WWF/Mipaaf, l’associazione segnala:

  • 4 giugno a coronamento della Campagna Foreste del WWF Italia, alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Ambiente del 5 giugno con l’appoggio del Ministero Ambiente, organizzerà una tavola rotonda di presentazione dell’ultimo rapporto al Club di Roma, dal titolo “On the Edge: The State and Fate of the World’s Tropical Rainforests”, curato da Claude Martin  (naturalista ecologo, che ha operato in India e in Ghana e dal 1993 al 2005 direttore generale del WWF Internazionale);
  • 12 giugno, convegno internazionale di presentazione del progetto LIFE+ “Making Good Natura” (cofinanziato dallo stesso Ministero, insieme alla Commissione Europea e al Ministero dell’Ambiente, con capofila il CURSA – Consorzio Universitario Ricerca Socioeconomica e Ambiente)  dedicato alla valutazione economica dei servizi ecosistemici delle foreste in siti Natura 2000 per valorizzare l’apporto delle foreste a livello globale e nazionale per il benessere umano, a cui parteciperà anche il Ministro Martina;
  • 19 giugno, conferenza internazionale, organizzata con Slow Food e Mani Tese:  presentazione del progetto realizzato in Kenya, dal titolo “Economie locali e tutela della biodiversità: sviluppo del turismo responsabile e valorizzazione delle filiere agro-alimentari nel bacino del fiume Molo”;
  • 4 luglio, convegno sul “Capitale Naturale”, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e Federparchi, sulla definizione di indicatori macroeconomici per dare valore e mettere in conto la natura “oltre il PIL”.

CARTA DI MILANO ED EXPO DEI POPOLI

Il WWF ha anche fornito il suo contributo di contenuti e proposte all’elaborazione dell’importante Carta di Milano che il Governo italiano ha ritenuto opportunamente di formulare e porre all’adesione di istituzioni e privati che parteciperanno all’evento, Carta che verrà presentata nella sua versione finale proprio domani 28 aprile.   Inoltre il WWF Italia dal 2011 è stato tra i fondatori del Comitato Expo dei Popoli che sta realizzando una strategia comune di advocacy tra numerose realtà significative e rappresentative del mondo delle ONG su temi così importanti per il futuro di noi tutti e che riunirà la società civile internazionale a Milano dal 3 al 5 giugno.

 


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