Solidarietà & Volontariato

Il Pirellone si impegna: nessun alunno disabile resterà a casa da scuola

Dopo la denuncia di Ledha sul caos "post legge Delrio", il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato una mozione con cui impegna la Giunta a intervenire per tutelare il diritto all'istruzione degli alunni e studenti con disabilità

di Sara De Carli

Martedì 9 giugno il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato all'unanimità una mozione con cui impegna la Giunta a intervenire per tutelare il diritto all'istruzione degli alunni e studenti con disabilità. Nello specifico, la Mozione n. 468 (in allegato il testo approvato) chiede alla Giunta regionale di «mettere in atto le strategie più opportune per salvaguardare la continuazione dei servizi fino ad ora erogati dalle Province» e di «attivarsi con urgenza presso il Presidente del Consiglio e al Ministro dell'Istruzione, affinché si chiarisca esattamente di chi è la competenza di questo servizio anche rispetto alla Città Metropolitana». Se i tempi di approvazione della norma regionale dovessero prolungarsi, «si chiede alla Giunta di varare un provvedimento che garantisca l’attivazione del servizio almeno dall'inizio dell'anno scolastico fino alla fine del 2015».

La mozione si riferisce esplicitamente ai 4.650 ragazzi lombardi che rischiano di perdere l’anno scolastico nella sola Lombardia di cui nei giorni scorsi parlava l’appello di Ledha. Paola Macchi (M5S), prima firmataria della mozione spiega: «Ci siamo fatti portavoce di un appello lanciato da alcune associazioni su un problema molto grave. La nostra mozione interviene a rafforzare la richiesta della Regione al Ministro, perché si impegni in prima persona a risolvere il più velocemente possibile la questione, varando anche un provvedimento per garantire il servizio almeno fino alla fine del 2015».

«Dal Pirellone è arrivata una buona notizia», commenta Alberto Fontana, presidente di Ledha – Lega per i diritti delle persone con disabilità. «Restiamo tuttavia in attesa di un riscontro anche da parte delle altre istituzioni coinvolte. Per questo continueremo a vigilare e a fare pressione fino a quando non saremo certi che, a settembre, tutti i bambini e i ragazzi con disabilità siederanno in classe assieme ai loro compagni».


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