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Politica & Istituzioni

Il popolo greco a muso duro con la Troika. No al 60%

Il referendum di Syriza dà un mandato chiaro a Tsipras: non firmare il terzo memorandum. Se, come in tanti avevano paventato, quella del premier e del ministro Varufakis era stato un azzardo, sembra aver funzionato. Ora il governo ellenico vuole chiudere un accordo con l'Ue in 48 ore

di Lorenzo Maria Alvaro

Una delegazione del governo è già pronta a partire per Bruxelles per rilanciare i negoziati con i creditori internazionali. E lo fa sull'onda di un mandato popolare diretto. Si perché il referendum lanciato dal Governo di Syriza è passato. Ed è passato con una maggioranza senza appello. Lo όχι – il no – alla firma del terzo memorandum ha vinto con il 60%.

I greci insomma hanno supportato Tsipras in questo confronto con la Troika e in quella che molti tra osservatori e addetti ai lavori avevano definito come una "scommessa”, nel senso più dispregiativo del termine. Invece, se scommessa è stata, è stata una sfida ed è stata vincente. E forse aveva ragione Argiris Panagopoulos, portavoce di Syriza in Italia, quando sottolineava su Vita.it come «di certo chi pensa di poter fare colpi di stato sbaglia. Siamo radicati sul territorio ed esprimiamo la maggioranza della popolazione. Siamo ancora al 47% di gradimento. Quello che non scrivono i vostri giornali è il grande lavoro dei nostri ministri per intervenire in caso di bisogno della gente. Noi non salviamo le banche, aiutiamo le persone».

Il primo set è andato insomma a Tsipras, nel confronto diretto, sul terreno democratico, con l'Unione Europea. Ora c'è il secondo set. Da domani non si sa se verranno effettivamente riaperti dei tavoli negoziali. Se si cercherà di trovare una soluzione al netto della posizione greca. Difficile immaginare che la posizione europea non cambi e che si vada verso il Grexit.

Questo almeno a guardare i movimenti già notti di domani. La cancelliera Angela Merkel volerà a Parigi domani per incontrare il presidente francese Francois Hollande e confrontarsi sugli sviluppi della situazione in Grecia dopo il risultato di oggi, mentre il premier italiano, Matteo Renzi ha convocato sempre domani mattina, alle 9.30 a Palazzo Chigi, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan.


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