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Emirati: dai dell’infedele a un non musulmano? Vai in prigione

Passa la legge contro l’intolleranza religiosa ed etnica. Pene economiche e carcere per chi si permette di ingiuriare uomini e donne per via della loro fede e colore.

di Martino Pillitteri

Da sei mesi a più di 10 anni in carcere e multe fino a 2 milioni di dirham ($ 545,000). Ma anche possibile grazia per coloro che si costituiscono. Sono le pene per i reati di discriminazione su base religiosa, etnica, di casta e di colore, approvate lunedì scorso negli Emirati Arabi con un decreto legge emesso dallo Sheikh Khalifa bin Zayed Al Nahyan. Ne dà notizia WAM, l’agenzia stampa nazionale del governo emiratino.

La nuova legge criminalizza gli atti che alimentano l'odio religioso e /o ingiuriano le religioni indipendentemente dalla forma di espressione: dal discorso in pubblico, in Tv, ai testi sui libri, sui giornali e sui media online. La legge punisce anche chiunque si rivolga agli adepti di altre fedi definendoli infedeli o non credenti. Le bestemmie e le ingiurie nei confronti della figura di Dio, così come i suoi profeti e gli apostoli, sono anch’esse proibiti. La lista prosegue: sono perseguibili anche gli atti vandalici compiuti durante i rituali religiosi e contro siti o simboli sacri.
Andrà sotto processo anche la persona giuridica che rappresenta una società, un’associazione, o un gruppo di interesse. I rappresentanti delle organizzazioni pubbliche e private, recita la legge, devono assumersi le responsabilità legale nel caso in cui ci sia un’ingiuria di carattere settaria o razziale tra i suoi canali di comunicazione ufficiali, come ad esempio una pubblicità di un prodotto che alcune minoranze potrebbero trovare offensivo o discriminatorio.

Secondo il prominente intellettuale Mohamed Ashmawy, “le discriminazione sono una delle malattie più inquietanti e destabilizzanti dell’epoca contemporanea. Come affermato nel Corano e nella Sunnah”, specifica Ashmawy, “nessuno uomo è superiore rispetto ad un altro in base al colore, alla religione, alla lingua, alla cultura, alla razza”.

Se bastasse un decreto…
“La legge è una risposta agli estremisti che tentano di sfruttare la diversità e la differenze per giustificare la violenza. La nuova legge dà un messaggio forte che gli Emirati Arabi Uniti rispettano la diversità e la differenza e che l’intolleranza non sarà consentita” ha detto Richard Burchill, director of research and engagement at Trends, Research and Advisory in Abu Dhabi. “Tuttavia, la legge avrebbe bisogno di essere sostenuta da sforzi per educare la società su ciò che è e non è accettabile dire nelle discussioni sulla religione“.


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