Politica & Istituzioni

Riforma: «La politica non sta facendo un buon servizio agli italiani»

Lo afferma Roberto Baldo, presidente di Federsolidarietà Veneto, commentando l'iter di approvazione della normativa

di Marina Moioli

«Sono ottimista sul fatto che prima o poi la Riforma del Terzo settore veda la luce, me lo auguro. Ma resto pessimista sui tempi di attuazione. Se ci va bene sarà approvata a ottobre, nella peggiore delle ipotesi all’inizio del prossimo anno. Ma sicuramente arriverà in ritardo e non è un buon servizio che la politica sta facendo agli italiani».

Parola di Roberto Baldo, presidente di Federsolidarietà Veneto, organizzazione che conta 460 cooperative sociali, più di 27.000 lavoratori e oltre 80.000 soci. Da trent’anni attivo nella cooperazione sociale e tra i fondatori delle prime cooperative di solidarietà sociale in Veneto, in particolare il Gruppo Polis, Baldo commenta: «Una legge quadro che tenti di mettere ordine nel settore è quanto mai opportuna, ma è in grave ritardo. Il Terzo settore ha dimostrato di essere un elemento essenziale nella vita economica italiana, è quello che ha resistito meglio alla crisi, anzi ha creato nuova occupazione e sta dando impulso al Paese. Quindi prima abbiamo a disposizione la legge meglio è, perché poi ci saranno i decreti attuativi e bisognerà andare a testa bassa per metterli in pratica. Di lavoro da fare ce ne sarà ancora molto».

E sui ritardi nell’iter di approvazione aggiunge: «Mi sarei atteso tempi più celeri. Ho l’impressione che ci sia stato un rallentamento forte e non capisco perché. Il governo era partito bene, ma poi tutto si è arenato. Certo per l’Italia ci sono anche altre priorità in questo momento, ma questa non è certo l’ultima. E più avanti andiamo con i tempi, più occasioni si perdono».


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