Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Cooperazione & Relazioni internazionali

Nutrire l’Africa: premiata la startup della Cattolica

Il ricercatore della scuola Agrisystem della sede di Piacenza Andrè Ndereyimana, originario del Burundi, riceve oggi a Expo il premio Sustainable Technologies and Cooperation in Food and Agricolture istituito da Cnr e Unido Italia

di Redazione

La startup dedicata allo sviluppo di una rete capillare di piccoli produttori agroalimentari nel sub-Sahara creata dal ricercatore della Cattolica André Ndereyimana riceverà oggi a Expo il “Sustainable Technologies and Cooperation in Food and Agriculture & Unido International Award 2015”, premio attribuito dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e Unido Italia.

La startup si basa sulla costruzione di una catena agroalimentare specializzata nella produzione, nella trasformazione e nella commercializzazione di alimenti di origine animale, tramite una rete capillare di produttori familiari rurali e peri-urbani. Il tutto partendo dai dintorni di Bujumbura, capitale di uno degli Stati più poveri del mondo. 
«Il nostro obiettivo per il futuro è ridurre le carenze proteiche nella popolazione del mio Paese, quindi la malnutrizione dei bambini, delle mamme allattanti e anche di quelle gravide tramite l’offerta di alimenti trasformati e che rispettino gli standard di qualità nutrizionale, sensoriale e igienico-sanitaria». André racconta che l’idea nasce da un’analisi dei bisogni nel territorio, messa a punto quando era ancora studente.

Nato in Burundi, dove ha vissuto per 15 anni in guerra, André ha studiato agraria e tecnologie agroalimentari a Viterbo, ha lavorato nella cooperazione internazionale per tre anni a livello delle Ong locali in Burundi per poi tornare nella città laziale e fare il consulente a distanza. Ora sta portando a termine un Phd nella scuola di dottorato Agrisystem della sede di Piacenza dell’Università Cattolica.

Alla premiazione parteciperanno tra gli altri Giuseppe Sala (Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015), Pietro Giuliani (Presidente di AZIMUT), Diana Battaggia (Direttore UNIDO ITPO Italy), Gennaro Monacelli (Capo Innovazione CNH Industrial) e Cristiano Maggipinto (Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale).


L'iniziativa ha visto la partecipazione di 150 proposte progettuali provenienti da oltre 30 Paesi di tutto il mondo. Il premio nasce con lo scopo di individuare le migliori tecnologie ed idee innovative nel settore agribusiness, che possano condurre ad effetti migliorativi sul piano economico e sociale nei Paesi in via di sviluppo. La giuria presieduta da Diana Battaggia ha identificato 5 iniziative progettuali, di cui due per le categorie "Donne" e "Under 35", che si sono distinte per originalità, innovazione tecnologica, sostenibilità e concretezza dei progetti. Le proposte provenienti da centri di ricerca, startup e aziende riguardano settori di interesse quali le energie rinnovabili per l'agricoltura, l'agroindustria, macchine per l'agricoltura, biotecnologie, aumento qualitativo della produzione agricola, gestione sostenibile delle risorse naturali e riduzione degli sprechi alimentari.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA