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Cittadinanzattiva : Perché paghiamo il canone?

In 32 mila hanno firmato su Change.org la petizione dell'associazione che chiede alla presidente Maggioni un vero contratto di servizio per la Rai. «Si tratta di un documento fondamentale per quello che si definisce “servizio pubblico”. I cittadini italiani non sanno ancora quali siano i contenuti garantiti dalla Rai»

di Redazione

Sono più di 32.000 le persone che hanno aderito alla petizione lanciata da Cittadinanzattiva, e rivolta alla Presidente Maggioni, al CDA Rai e alla Commissione di Vigilanza, per avere al più presto un vero contratto di servizio per la Rai.

La petizione, ancora attiva, lanciata attraverso la piattaforma Change.org, ha un titolo provocatorio
"Subito il Contratto di servizio Rai, vogliamo sapere perché paghiamo il Canone" poichè a oltre tre anni di distanza dalla scadenza del passato Contratto di servizio, i cittadini italiani non sanno ancora quali siano i contenuti di servizio pubblico garantiti dalla Rai, cioè perché paghino il canone annuale.


Questo il testo dell'appello:
«Dopo circa 3 anni, manca ancora il Contratto di servizio della Rai. Si tratta di un documento fondamentale per quello che si definisce “servizio pubblico”. In particolare “La missione di servizio pubblico consiste nel garantire all'universalità dell'utenza un'ampia gamma di programmazione e un'offerta di trasmissioni equilibrate e varie, di tutti i generi, al fine di soddisfare, con riferimento al contesto nazionale ed europeo, le esigenze democratiche, culturali e sociali della collettività, di assicurare qualità dell'informazione, pluralismo, inclusa la diversità culturale e linguistica intesa nel quadro della più ampia identità nazionale italiana e comunque ribadendo il valore indiscutibile della coesione nazionale”, così come riportato nel testo del Contratto di servizio 2010-2012.

Il contratto di servizio rappresenta quindi un documento fondamentale, attraverso il quale noi utenti possiamo comprendere per quale motivo siamo tenuti al pagamento di un Canone annuale, e quali sono i servizi che in cambio possiamo ottenere. Di fatto, stiamo pagando da tre anni un canone senza però sapere a quali servizi e attività vengano destinati i fondi così raccolti, e che dovrebbero appunto essere ancorati allo svolgimento del servizio pubblico radio-televisivo e multimediale.
Sono molti e diversi gli aspetti che si affrontano in questo testo, alcuni di particolare importanza, come la trasparenza, la qualità e quantità di servizi offerti ai cittadini portatori di disabilità, le garanzie per una effettiva pluralità nell’informazione, la tutela dei minori, il peso degli spazi pubblicitari e non solo.

Per questo, chiediamo alla nuova Presidenza della Rai, insieme alla Commissione di Vigilanza, di procedere il più celermente possibile alla stesura e adozione del nuovo contratto di servizio. Chiediamo però che lo si faccia coinvolgendo anche le Associazioni di tutela dei cittadini, dei consumatori e degli utenti, al fine di individuare priorità per il servizio pubblico il più possibile condivise con gli azionisti e utenti dello stesso».


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