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Famiglia & Minori

Italia 2015, le famiglie tornano a muoversi

Più viaggi, più spostamenti per studio e per lavoro. Più voglia di uscire da casa. Per la prima volta dall'inizio della crisi si registra un dinamismo importante. Tra gli indicatori più interessanti, il più 20% del bio

di Redazione

Abbiamo le famiglie di gran lunga meno indebitate d'Europa con un tasso di risparmio che è cresciuto dall'8,6 al 9,2% nel 2014 e anche grazie a questo l'Italia assiste ad un fenomeno che ribaltata il trend degli ultimi anni: le famiglie ricominciano a muoversi, in ogni senso. E si muovono molto più di quanto non dica il Pil. È quanto svela il rapporto Coop 2015 presentato oggi a Milano. Le famiglie smettono di rintanarsi in casa. Aumentano i consumi di carburante, soprattutto Diesel, crescono i transiti autostradali e i consumi negli autogrill. Crescono le auto vendute, ma la mobilità cambia, perché nelle città le quattro ruote calano. Ci si torna a muovere per ragioni di studio o di lavoro. Ci si muove per divertirsi, come dimostrano i dati delle vacanze 2015.

Nuovi fenomeni interessanti si consolidano: sono 2 milioni i soggetti che vivono in cohousing. Un solo numero non si muove: quello delle nascite. In Italia abbiamo 60 milioni di animali che riempiono le cucce, mentre le culle sono vuote. È uno degli effetti della crisi che ha impedito alle giovani coppie di fare progetti di vita.

Cosa leggono le famiglie nel loro futuro? I corpi intermedi sono visti come soggetti del passato. L'unica istituzione che regge e torna ad essere protagonista è la famiglia stessa. Un paese più sobrio ma più pieno di speranza, che guarda al benessere in modo più concreto e riconosce in Papa Francesco il personaggio di riferimento.

La connettività aumenta: sono stati venduti 14 milioni di smartphone in un anno. L'uso di internet molto intenso, pur avendo il minor numero di utenti internet. Abbiamo il record in Europa di uso di robotica nell'ambito domestico.

Cresce la cultura diffusa della sostenibilità. Gli italiani in Europa hanno il record nell'attenzione agli sprechi alimentari e nel riciclo degli oggetti. Sono più attenti a tavola, hanno subito un tracollo degli acquisti in termini di quantità, ma rallenta l'attenzione al risparmio nel carrello. Cresce oltre ogni previsione il mercato del bio, con un più 20% annuo. E cresce il cibo "della rinuncia": i vegetariani sono ormai al 10%. C'è una voglia di sperimentare, di andare oltre le gabbie sperimentali fisse: è una delle ricadute più inattese di Expo. I consumi etnici sono aumentati addirittura del18% in un anno. Gli italiani hanno una loro cultura anche nella modalità degli acquisti: vogliono più digitale nel punto vendita, e non ecommerce. In questo gli italiani sono all'avanguardia in Europa.

Ma siamo anche davanti ad un'Italia bipolare , che rende difficile una sintesi, con il sud che ha tassi di occupazione dimezzati rispetto al Nord. Le coppie con 35 anni spendono 100 euro in meno al mese rispetto alle coppie di più di 65 anni, ci sono distanze ancora più marcate con i nuovi italiani. Calano i bevitori ma crescono le vendite di champagne e spumante. Un paese che ricomincia a festeggiare; o in cui qualcuno ricomincia a festeggiare. Le auto di lusso nel 2014 hanno fatto più 60%.


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