Cooperazione & Relazioni internazionali

Turismo sessuale dei minori: un business criminale da 100 miliardi di dollari

I dati del Segretariato Generale delle Nazioni Unite sulla violenza contro i bambini stimano che oltre 220 milioni di minori abbiano subito forme di violenza e che 3 milioni sono stati inseriti nel circuito della prostituzione. Al Salone Csr ECPAT Italia e AccorHotels Italia lanciano un’iniziativa contro questa piaga sociale in crescita

di Redazione

Un giro d’affari di 100 miliardi di dollari su base annua quello generato dal turismo e dallo sfruttamento sessuale dei minori a livello mondiale. Uno studio del Segretariato Generale delle Nazioni Unite sulla violenza contro i bambini stima che oltre 220 milioni di minori abbiano avuto rapporti sessuali forzati o subito altre forme di violenza sessuale e/o sfruttamento, di cui 3.000.000 sono stati inseriti nel circuito della prostituzione. È sicuramente l’Asia il continente dove la piaga ha avuto il maggiore sviluppo: solo la Cina conta 600.000 baby prostitute/i, il Brasile 500.000 e la Thailandia 250.000, ma anche i 150.000 presenti in Europa rappresentano un numero allarmante. Solo in Italia si stima che i minori coinvolti nella prostituzione siano circa 2000 suddivisi tra adolescenti stranieri e italiani e circa 80.000 l’anno i fruitori italiani occasionali e abituali di turismo sessuale minorile nel mondo.

Questo lo scenario presentato ieri da Yasmine Abo Loha, Segretario Generale ECPAT Italia (End Child Prostituition, Pornografy and Trafficking of Childrean for Sexual Purposes), durante la Tavola Rotonda “Turismo e sfruttamento sessuale dei minori: condividere il problema, pensare alla soluzione” promossa da AccorHotels Italia in occasione del Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale in corso in questi giorni presso l’Università Bocconi a Milano. Il gruppo alberghiero, impegnato da sempre nella lotta contro il turismo sessuale in tutto il mondo, ha voluto lanciare con questo incontro un messaggio molto forte di sensibilizzazione verso un tema che sempre di più si sta radicando anche nel nostro paese. Una partnership, quella con ECPAT, (End Child Prostituition, Pornografy and Trafficking of Childrean for Sexual Purposes), avviata nel 2001 a livello mondiale e nel 2014 in Italia, che ha consentito al Gruppo di definire un programma formazione e informazione sui metodi di protezione dei minori, sui vari aspetti dello sfruttamento sessuale commerciale, sui metodi per contrastare questo grave problema e su come sensibilizzare i collaboratori e i clienti per ridurre la violazione dei diritti dei minori.

«L’industria del turismo non può non tener conto di questi numeri che raccontano una realtà da contrastare e arginare con azioni concrete che devono essere condivise e messe in atto da tutti gli operatori della filiera», ha dichiarato Renzo Iorio, Ceo AccorHotels Italia, Grecia, Israele e Malta, aprendo il dibattito della tavola rotonda a cui hanno preso parte Luca Battifora, CEO Hotelplan e Presidente Astoi, Armando Peres, Presidente del Comitato Turismo Ocse di Parigi, Gianluca Scavo, amministratore delegato AIM Group International Spa e Magda Antonioli, Direttore del Master in Economia del Turismo) Università Bocconi.

Nel corso del convegno è stata presentata la Carta del Turismo, la proposta di azioni voluta da AccorHotels Italia e ECPAT, che stabilisce questi impegni: 1) Sensibilizzare e informare i collaboratori sul fenomeno dello sfruttamento di minori ai fini commerciali; 2) Inserire informativa ad hoc nei contratti con clienti e fornitori; 3) Evitare spot pubblicitari o comunicazioni online e offline (compresi i social media) che possano generare ambiguità sul tema; 4) Testimoniare , nella propria comunicazione, il proprio impegno a combattere lo sfruttamento di minori ai fini commerciali; 5) Invitare i propri clienti e collaboratori a impegnarsi contro lo sfruttamento di minori ai fini commerciali.

Infine è stato presentato il video della campagna sociale «Say No», lanciata da ECPAT Italia Onlus in occasione della Giornata Mondiale del Turismo lo scorso 27 settembre per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema.


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