Politica & Istituzioni

Legge di Stabilità 2016, che fondi al sociale?

È da poco terminata la Conferenza stampa in cui è stata illustrata la legge di bilancio 2016. Ecco le prime notizie

di Redazione

Lo scorso anno, poco prima del Natale con una Legge di Stabilità definitivamente licenziata, avevamo fatto il conto dell'incremento della spesa per il sociale del nuovo Governo Renzi. Eravamo rimasti così.

Dopo gli ultimi interventi (servizio civile e fondo per le assunzioni dei disabili contenuti nel maxiemendamento presentato al Senato) si è passati dai 1.860 milioni del Governo Letta ai 2.700 milioni del Governo Renzi con un incremento di spesa superiore al 60% rispetto al Governo Letta.

Numeri, allora, in tempo reale che non troppo tempo fa il Censis ha confermato: “Due Fondi, quello per le Politiche sociali e quello per l'autosufficienza, hanno visto negli ultimi anni un drastico ridimensionamento attenuato nella legge di stabilità 2015. Il primo da 1,6 miliardi di euro nel 2007 a 435,3 milioni nel 2010, per poi scendere a soli 43,7 milioni nel 2012 e infine recuperare in parte con legge di Stabilità di Letta fino ai 297,4 milioni del 2014, con un incremento nella Legge di stabilità di Renzi a 315 milioni. È andata anche peggio al secondo fondo, quello sulla non autosufficienza, che nel 2010 prevedeva 400 milioni, azzerato completamente nel 2012 dal Governo Monti, nel 2015 con Renzi il fondo è tornato a 400 milioni”.

Oggi, sulla base delle slide presentate in Conferenza stampa non è possibile far di conto, poi, come è noto, il cammino della legge finanziria è lungo, due mesi di Parlamento e il visto della Commissione europea.

Accontentandoci delle slide e dei tweet di Renzi si può solo abbozzare qualche primissima conclusione

Il Fondo sociale è confermato a 400 milioni (per il 2016 lo stanziamento previsto era di 250 milioni). Certi sono anche maggiori investimenti su Servizio civile (qualche giorno fa Renzi ha annunciato 100 milioni in più rispetto lo scorso anno), e sul Dopo di noi. Lo sforzo maggiore è sul contrasto alla povertà, “600 milioni + 100” ha detto Renzi, ovvero 600 milioni per i contributi alle famiglie più povere, soprattutto quelle con minori a carico e 100 milioni per servizi di accompagnamento erogati da Comuni, Terzo settore e Fondazioni bancarie.

Deudente, e non ci sono errori nella comunicazione del premier, pare invece lo stanziamento sulla Cooperazione allo sviluppo, 121 milioni, se non sono in più, sono assai pochini, soprattutto rispetto all'insistenza del premier sulla centralità della cooperazione con l'Africa.

In allegato, qui sotto, le slide della Conferenza stampa


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