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Gori: sulla povertà governo coraggioso, ma si può fare di più

Il professore, tra i promotori dell'Alleanza contro le povertà, promuove le misure che il governo si appresta a varare per contrastare la povertà. «Si tratta del maggior intervento mai realizzato in Italia in questo settore»

di Gabriella Meroni

Una svolta nelle politiche di contrasto alla povertà. E' quanto è lecito aspettarsi dalla prossima legge di stabilità secondo il professor Cristiano Gori, ispiratore dell'Alleanza contro la povertà in Italia e coordinatore del suo gruppo scientifico, oltre che docente presso l’Università Cattolica di Milano.
Professore, cosa conterrà la legge di stabilità in merito alla lotta alla povertà?
Nei dettagli non è possibile dirlo, perchè ovviamente aspettiamo di leggere il testo. Ho tuttavia potuto capire, dai recenti incontri avuti con diversi rappresentanti del governo, che siamo alla vigilia del maggiore intervento mai realizzato in Italia in questo settore.
In che termini?
In termini di struttura normativa, risorse impiegate, programmazione. Si dovrebbe finalmente uscire dalla logica dei provvedimenti una tantum, e già questo mi sembra un buon punto di partenza.
Di quali risorse stiamo parlando?
Ripeto, il testo non c'è ancora, ma l'intento del governo è quello di impegnare qualche miliardo in un triennio, impegnati in modo strutturale. Per questo si tratta di un intervento importante, pur non realizzando il Reis. Sarà fondamentale capire nel dettaglio come saranno impegnati questi soldi e a quali livelli, e sicuramente occorrerà avere ancora più coraggio. Ma si tratta di un ottimo inizio.


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