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Dalla diagnosi alla assistenza, percorsi a confronto per la SM

Il 13 novembre tutti gli stakeholder coinvolti nella presa in carico dei pazienti con sclerosi multipla si trovano a Roma per confrontarsi sui PDTA regionali esistenti e provare a ipotizzare delle future linee guida

di Redazione

È uno dei punti dell’Agenda della SM 2020: la garanzia di percorsi personalizzati e integrati di presa in carico in tutte le fasi di vita e di evoluzione della sclerosi multipla. Il 13 novembre a Roma (Hotel Barcelò Aranm Mantegna, via Mantegna 130, ore 9-18) AISM, le persone con sclerosi multipla, i referenti dei Ministeri di riferimento, i rappresentanti delle Regioni, i Centri Clinici, le Società Scientifiche, le Università ed Enti di Ricerca e le principali reti di riferimento per il mondo della disabilità affronteranno il tema del PDTA-Percorsi Diagnostico Terapeutico Assistenziali nella SM da molteplici prospettive: l’ambito del governo clinico e assistenziale, come elemento di innovazione nel management della SM, come modello di presa in carico integrato e di collegamento ospedale-territorio da applicare nelle esperienze regionali e locali.

«La sclerosi multipla – e ancora di più le sue forme progressive – è paradigmatica per l’esigenza di un intervento complesso. Oggi abbiamo cinque regioni che hanno adottato i Percorsi Diagnostico Terapeutico Assistenziali dedicati alle persone con sclerosi multipla, Sicilia, Lazio, Veneto, Toscana e più di recente l’Emilia Romagna, con modelli molto diversi fra loro. Altre Regioni ci stanno lavorando. Qualcosa si sta muovendo, è interessante mettere insieme tutti i protagonisti non per individuare un modello unico di presa in carico, ma per uno scambio di buone pratiche e trovare dei livelli essenziali di servizio», spiega Paolo Bandiera, Direttore Affari Generali AISM (in foto).

Modelli, esperienze e buone prassi porteranno, a conclusione della giornata, alla definizione di un’ipotesi di lavoro comune per il miglioramento della qualità di vita delle persone con SM, nella prospettiva di stendere in futuro delle linee guida per la presa in carico della SM.

Foto www.aism.it