Welfare & Lavoro

Lila: in crescita gli italiani che non hanno mai fatto il test Hiv

Alla vigilia del 1 dicembre, World Aids day, la Lega Italiana Lotta all'Aids presenta i numeri del Rapporto 2015 dei centralini telefonici dell'associazione: il 20% di chi li ha contattati non ha mai fatto l'esame. In corso la campagna "Fatti un regalo, fai il test"

di Antonietta Nembri

Alla vigilia della Giornata mondiale Aids del 1 dicembre la Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids (Lila) denuncia la crescita progressiva del numero di persone che, in Italia, non si sono mai sottoposte all'esame dell'Hiv.
La popolazione italiana, infatti, pare avere un rapporto problematico con il test dell'Hiv. A confermare questa affermazione i dati che emergono dal Rapporto 2015 dei centralini telefonici Lila presentato in occasione della Giornata Mondiale dell'Aids.

Il 20,62% delle 5.703 persone che hanno chiamato la Lila tra il 30 settembre 2014 e il 30 settembre 2015 non avevano mai fatto l'esame dell'Hiv, nonostante che, avendo contattato l'associazione, hanno dimostrato di essere sensibili al tema. Inoltre, la percentuale di persone che non hanno mai fatto il test raggiunge il 36% del totale nello studio "Questionaids" condotto dalla Lila e dal Dipartimento di Psicologia dell'Università di Bologna su un campione di popolazione generale.

«Fare il test rappresenta un problema per sempre più persone si tratta di un dato che va di pari passo con il fatto che in Italia oltre il 50% delle persone scopre di avere contratto l'Hiv in una fase molto avanzata dell'infezione», commenta il presidente della Lila Massimo Oldrini. «Nel nostro Paese continuano a mancare completamente programmi nazionali di informazione e prevenzione nonostante ogni anno contraggano l'Hiv circa 4000 persone», denuncia Oldrini .

Il presidente della Lila rivela inoltre che «molte persone che hanno avuto rapporti sessuali a rischio evitano di fare il test perché spaventate dalle frequenti discriminazioni e dall'isolamento che seguirebbero un eventuale esito positivo per questo anche le attività di contrasto allo stigma possono favorire la prevenzione». Oggi il virus viene trasmesso nella maggior parte dei casi da persone non consapevoli di aver contratto l'Hiv che, nel periodo che intercorre tra l'infezione e i sintomi che le obbligano a fare il test, possono trasmettere il virus a molte altre.

Per fare fronte al fenomeno delle diagnosi tardive, da qualche anno Lila sta sperimentando percorsi di proposta del test dell'Hiv fuori dagli ambiti ospedalieri al fine di facilitarne l'accesso e raggiungere gruppi di popolazione a più alto rischio di infezione.
E proprio per finanziare questa iniziativa Lila ha lanciato la Campagna "Fatti un regalo, fai il test!" con la testimonial Nina Zilli, che durerà fino al 6 dicembre: inviando un sms al 45504 si doneranno 2 euro che saranno utilizzati per promuovere la conoscenza e la diffusione del test rapido salivare per l'Hiv.

Le sedi locali di Lila Bari, Bologna, Catania, Milano, Piemonte e Trentino organizzeranno Giornate di Test gratuito. Si userà il test rapido grazie al quale è possibile sapere nel giro di poche decine di minuti se si è contratto il virus dell'Hiv e attivarsi quindi per le cure e l'adozione di comportamenti corretti per prevenire la trasmissione ad altre persone.
Per conoscere le diverse iniziative organizzate in Italia qui

In apertura foto by Diptendu Dutta/AFP/Getty Images


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