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Nasce il primo manifesto italiano di Fundraising per festeggiare i 10 anni di attività

Sarà presentato venerdì 11 dicembre 2015 alla Camera dei Deputati, in occasione dell’evento “Donare di più e meglio. Manifesto per un nuovo Fundraising.” organizzato dalla Scuola di Roma Fund-raising.it e l’Istituto Italiano della Donazione. Tra gli interventi, quello dell’Onorevole Patriarca e del Sottosegretario Bobba.

di Redazione

La Scuola di Roma Fund-raising.it festeggia i suoi primi dieci anni di vita pubblicando il primo Manifesto realizzato per contribuire a rendere il fundraising una delle principali strategie per la sostenibilità di un nuovo welfare di Comunità.

Frutto del dibattito pubblico realizzato con il Progetto “Fundraising. Un altro welfare è possibile”, il Manifesto nasce come uno strumento utile a diffondere una nuova cultura della donazione e del finanziamento sociale incentrata sulla logica dell’investimento e non solo del mero filantropismo, della carità e del “ritorno d’immagine”.

Da quanto emerso in due anni di lavoro, che ha visto la Scuola di Roma Fund-raising.it impegnata in diversi incontri con i rappresentanti delle Istituzioni, del Terzo Settore e i cittadini, il fundraising non può più essere ritenuto solo un insieme di tecniche per migliorare la sostenibilità delle organizzazioni ma deve diventare uno strumento capace di rendere partecipe la società civile alla creazione di un nuovo sistema sociale. Il Progetto “Fundraising. Un altro welfare è possibile”, nel 2014, ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica.

«In Italia viviamo un paradosso singolare: da un lato tutti si appellano al fundraising come risposta alla crisi di finanza pubblica, mentre dall'altro nessuno pone in essere strategie, azioni e politiche che lo possano far crescere realmente», afferma Massimo Coen Cagli, direttore scientifico della Scuola. «Anzi, sono ancora tanti gli ostacoli culturali, burocratici, amministrativi e politici- aggiunge – che ne limitano enormemente il potenziale, come ad esempio il farraginoso sistema di gestione del 5 e del 2 per 1000, per citarne uno. Con il Manifesto – conclude Coen Cagli- vorremmo che si dia vita a programmi e azioni che rendano operativi i principi contenuti in questo importante documento. Insomma per far sì che il fundraising diventi davvero lo strumento principale di un’economia sociale e civile essenziale per lo sviluppo del paese».

«Il dono è un fattore di crescita, un valore che non deve restare confinato nell’ambito del non profit. Si tratta di una pratica quotidiana, uno stile di vita da promuovere e incentivare. Soprattutto tra le nuove generazioni», spiega Edoardo Patriarca, presidente dell’Istituto italiano della donazione (Iid). «Un obiettivo che condividiamo col Miur. Per questo, dopo il rinnovo del protocollo d’intesa che ci lega – aggiunge – continueremo a lavorare insieme al ministro Stefania Giannini perché il Giorno del Dono abbia ancora una volta i giovani protagonisti. La solidarietà – conclude Patriarca – sembra non subire gli effetti della crisi economica. Il non profit resiste. A dimostrarlo sono anche i risultati dell’indagine condotta dall’Istituto sull’andamento della raccolta fondi, che anche nell’ultimo anno registra una sostanziale stabilità. Secondo i dati dell’Iid l'otto per cento delle organizzazioni ha addirittura migliorato la propria performance».

All’evento “Donare di più e meglio. Manifesto per un nuovo fundraising”, che si svolgerà dalle ore 10 presso la sala Aldo Moro in Piazza Montecitorio, interverranno insieme a Massimo Coen Cagli e Edoardo Patriarca anche Luigi Bobba, Sottosegretario alle Politiche Sociali; Stefano Zamagni, Docente di Economia Politica, Giorgio Righetti, direttore generale di Acri e Gianluca Testa, Giornalista.

L’incontro, promosso in partnership con Redattore Sociale, Volontariatoggi, Assif (Associazione Italiana Fundraiser) e con il sostegno economico di Dunp e MyDonor, sarà fruibile anche in streaming e in differita sul canale youtube della Scuola.


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