Economia & Impresa sociale 

Microsoft donerà 1 miliardo di dollari al non profit

Il gigante della tecnologia reinventa la propria divisione filantropica e annuncia oggi al Forum di Davos di voler potenziare l'accesso a internet e soprattutto i servizi cloud donandoli a 70mila organizzazioni non profit, università e territori esclusi dal web

di Gabriella Meroni

Un nuovo programma di filantropia mondiale che riguarda il noto servizio Cloud sarà presentato oggi al World Economic Forum che si apre a Davos da Satya Nadella (nella foto), Ceo di Microsoft. Il programma Microsoft Philanthropies, con il supporto di Microsoft Research e Microsoft Business Development, donerà 1 miliardo di dollari in servizi cloud Microsoft ad organizzazioni non profit e ricercatori universitari per i prossimi tre anni. «Il nostro obiettivo è quello di supportare 70mila organizzazioni non profit attraverso questa iniziativa», ha anticipato Nadella. «Il cloud computing si è ormai affermato come una risorsa vitale per affrontare i problemi del mondo: può mettere a disposizione dati per creare nuove intuizioni e portare a scoperte, non solo per la scienza e la tecnologia, ma per molte sfide economiche e sociali. Può anche migliorare le comunicazioni e la risoluzione dei problemi e aiutare le organizzazioni a lavorare in modo più produttivo ed efficiente».

Microsoft reinventa così la propria filantropia aziendale per il prossimo decennio, innanzitutto dando vita alla nuova divisione Microsoft Philanthropies della società, nata a dicembre 2015 e diretta da Mary Snapp, proprio per potenziare i programmi di donazione di software a livello mondiale, e in particolare di servizi cloud, alle organizzazioni non profit di tutto il mondo. «In questo modo le organizzazioni non profit avranno accesso alla suite completa di servizi cloud di Microsoft», ha aggiunto Nadella. «Nel 2016 il nostro obiettivo è donare servizi cloud al non profit per un valore di mercato di quasi 350 milioni di dollari». Il resto del miliardo di dollari promesso, sempre in servizi software, andrà a circa 900 università grazie al programma Microsoft Azure e a potenziare la connessione internet di 20 comunità in 15 paesi del mondo, tra cui Kenya e Filippine.


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