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Campagna L’italia sono anch’io: Basta indugi, il Senato approvi il ddl sulla cittadinanza

"Il testo in discussione presenta molti limiti, ma è pur sempre rispetto un passo avanti rispetto alla pessima e anacronistica legge attuale", sottolinea in aula durante un'audizione Neva Besker, referente anche della rete di seconde generazioni G2

di Redazione

L'interesse prioritario delle organizzazioni che fanno parte della Campagna L'Italia sono anch'io è quello di superare l’attuale pessima e anacronistica legislazione con una nuova legge da approvare al più presto. Sarebbe un segnale importante per quel milione di giovani di origine straniera che si sentono italiani di fatto, ma non lo sono per la legge". A sottolinearlo in commissione Affari costituzionali del Senato è stata Neva Besker della Rete delle seconde generazioni G2, durante l’audizione di alcune associazioni che si occupano di diritti di migranti, riguardo al ddl sulla cittadinanza licenziato dalla Camera e ora al vaglio del Senato.

Besker, nel suo intervento, ha ricordato che L’Italia sono anch’io (a questo link la lista delle centinaia di adesioni) ha raccolto più di 200mila firme per due proposte di legge di iniziativa popolare: una per la riforma dell’attuale legislazione sulla cittadinanza, l’altra per il diritto di voto alle amministrative degli stranieri residenti. La proposta di legge di iniziative popolare di riforma della cittadinanza prevede l’introduzione dello ius soli, sia pure in forma temperata (il diritto viene attribuito nel caso uno dei genitori abbia da almeno un anno il permesso di soggiorno) e un iter particolare per i minorenni di origine straniera arrivati da piccoli in Italia.

Il ddl licenziato dalla Camera presenta invece molte criticità e carenze, per esempio sul tema delle naturalizzazioni – che non viene nemmeno affrontato – sulle misure atte ad evitare la discrezionalità delle pubbliche amministrazioni nella valutazione delle singole richieste di cittadinanza, sull’introduzione della clausola del possesso, da parte di uno dei genitori, della Carta di lungo soggiornante, il cui rilascio è legato al reddito e alle dimensioni dell’abitazione, sulla normativa che riguarda i minori arrivati da piccoli in Italia", ha sottolineato Besker, "ma lapriorità è che si superi la situazione legislativa attuale".

Nelle sue conclusioni, la presidente della Commissione, la senatrice Angela Finocchiaro, non ha fornito indicazioni precise sui tempi di discussione, facendo presente che hanno la precedenza una serie di provvedimenti già incardinati e che dunque non è possibile per ora indicare una data certa per la discussione e l’approvazione del ddl. "La Campagna ritiene grave che l'esame del ddl non sia stato nemmeno calendarizzato, dimostrando così indifferenza alla volontà di integrazione delle nuove generazioni di italiani con cittadinanza diversa. Chiede pertanto che tutti facciano quanto di loro competenza per inserire in tempi rapidi e certi l'esame del ddl da parte del Senato".


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