Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Solidarietà & Volontariato

Generazione Y e volontariato in 24 scatti

Anteprima assoluta al Festival di Lucca della mostra fotografica promossa da Ciessevi e Csvnet. Le immagini di Fabrizio Annibali con i volontari di Expo Milano 2015

di Antonietta Nembri

Debutta al Festival del Volontariato (dal 14 al 17 aprile a Lucca) una mostra itinerante che racconta in immagini la voglia di volontariato della “Generazione Y”. E non poteva essere diversamente per questa iniziativa promossa da Csvnet (Coordinamento nazionale dei Centri di servizio per il volontariato) e Ciessevi (Centro di servizi per il volontariato Città Metropolitana di Milano).
Le immagini della mostra “Generazione del Millennio, l’occasione del volontariato” sono del fotografo Fabrizio Annibali che così spiega la genesi del progetto: «Volevo raccontare la capacità di reagire alla crisi globale della cosiddetta Generazione Y, come con coraggio la superano per costruire un progetto di vita e ho subito capito che il volontariato in questo processo è uno dei perni centrali».

Il punto di partenza è stato Expo, per l’evento Csvnet e Ciessevi avevano ideato e curato il programma volontari, e negli spazi dell’esposizione universale Annibali aveva piazzato il suo punto di osservazione «Abito a Rho e volevo sia testimoniare la trasformazione del luogo sia incontrare i ragazzi che in quei mesi erano stati criticati da giornali e opinione pubblica per aver accettato di svolgere un servizio gratuito per il bene comune. Volevo incontrare, osservare, capire, testimoniare con i miei mezzi la loro voglia di mettersi in gioco nonostante tutto», racconta. Nasce così una mostra di 24 scatti, catturati da una prospettiva particolare: ripresi da una scaletta che è la firma stilistica di Annibali, nata – racconta il fotografo «qualche anno fa quando un giornale mi commissionò una ricerca sui luoghi di aggregazione spontanea a Milano, funzionò bene e da allora l’ho utilizzata spesso perché mi permette di distinguere meglio le figure sulla scena… pensate che l'anno scorso un privato cittadino mi ha commissionato un reportage del suo viaggio in auto da Milano a Istanbul via Balcani, ho pensato di portarla a bordo e ad ogni tappa me la sono caricata in spalla per fotografare villaggi e città».

Soggetto e narrazione degli scatti non potevano non colpire Ciessevi, realtà capofila del Programma Volontari Expo in collaborazione con Csvnet il cui presidente Stefano Tabò commenta: «L’esperienza di Expo ci ha resi consapevoli di quale forza attrattiva possa avere un evento circoscritto nel tempo ma caratterizzato da una grande propensione relazionale. E ci ha restituito migliaia di giovani che, fatta la prima esperienza, sono tornati nelle loro comunità con la disponibilità a continuare nell’impegno personale. I Csv hanno mostrato le potenzialità di una rete nazionale che ha nella promozione dell’azione volontaria la propria finalità primaria. I contenuti del Ddl sulla riforma del Terzo settore recentemente approvato dal Senato conferma e consolida tale compito che dobbiamo perseguire anche sfruttando le nuove tecnologie». E sono proprio i giovani i protagonisti anche perché stando ai primi dati sui Volontari Expo l'82% era rappresentato da persone tra i 18 ei 30 anni con la prevalenza della fascia trai 18 e i 21 (36%). E la voglia di volontariato non si è esaurita con l'esperienza ad Expo dello scorso anno: il 96,4% ha dichiarato di voler fare il volontario in futuro.

La mostra, corredata dai primi dati della Ricerca “Volontariato postmoderno. Dall’esperienza di Expo la nuova generazione dell’impegno sociale tra eventi e organizzazione”, che sarà presentata a Roma il19 maggio (vedi agenda), è solo parte di un racconto più esteso che vedrà Fabrizio Annibali impegnato nei prossimi anni, ancora sul campo, con la sua macchina fotografica e scaletta: «ho sentito la necessità di continuare la narrazione del percorso di vita incontrando di nuovo i ragazzi ritratti in corrispondenza dei prossimi eventi; Astana 2017 e Dubai 2020. L'idea è quella di raggiungerli nei loro ambiti sociali e fotografarli con inquadrature progressive sino ad arrivare al ritratto vero e proprio nel 2020, mettendo in risalto le identità dei soggetti e i rispettivi percorsi», conclude Annibali.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA