Economia & Impresa sociale 

La Moratti al vertice di Ubi Banca? «Un’ottima notizia per tutto il mondo del sociale»

Il portavoce dell’Alleanza delle cooperative sociali Giuseppe Guerini: «Una nomina molto positiva: il suo curriculum e la sua sensibilità verso certe tematiche sono una garanzia». La cofondatrice della Fondazione San Patrignano ieri ha assunto la carica di presidente del Consiglio di Gestione del terzo gruppo bancario italiano

di Redazione

Il Consiglio di sorveglianza di Ubi Banca guidato da Andrea Moltrasio ieri pomeriggio ha nominato Letizia Moratti presidente del Consiglio di Gestione del terzo gruppo bancario italiano. È la prima volta che una donna assume una carica così alta nel panorama dei player del credito in Italia. Letizia Moratti vanta un curriculum di altissimo livello sia come manager privata (in particolare nelle società di famiglia, ma non solo), sia come manager e amministratore pubblico (dal 1994 al 1996 è stata presidente della Rai, dal 2001 al 2006 ministro dell’Istruzione con Berlusconi premier e dal 2006 al 2011 sindaco di Milano ottenendo il via libera per l’organizzazione di Expo 2015).

Ai lettori di Vita Moratti però è anche nota per il suo impegno come co-fondatrice della Fondazione San Patrignano che gestisce la celebre comunità riminese e per il suo impegno a favore dell’economia sociale. Moratti è stata fra l’altro un membro molto attivo del consiglio consultivo italiano della Task Force del G8 sugli investimenti a impatto sociale e del consiglio italiano del movimento per l’economia positiva ).

«La nomina della Moratti dimostra quanto la scelta di Ubi Banca sia stata in linea con la tradizione di una banca che negli ultimi anni si è accreditata come una fra le più innovative sul fronte dell'impegno sociale»

Un curriculum che «dimostra quanto la scelta di Ubi Banca sia stata in linea con la tradizione di una banca che negli ultimi anni si è accreditata come una fra le più innovative su questo terreno: penso ai social bond e alle iniziative di project financing sociale», sottolinea Giuseppe Guerini, portavoce dell’Alleanza delle cooperative sociali e numero uno di Federsolidarietà/Confcooperative. «Credo», conclude Guerini, «che questa nomina possa davvero costituire una premessa per costruire terreni di collaborazione proficua fra il mondo del credito e quello del sociale, che se una volta appariva molto distanti, oggi sono sempre più vicini e pronti a lavorare a stretto contatto».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA