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Un libro dopo la strage del Bataclan

Esce in Italia domani 28 aprile il libro di Antoine Leiris, giornalista francese che ha perso la moglie durante gli attentati di Parigi il 13 novembre scorso. Aveva scritto ai jihadisti “non avrete il mio odio”. Quella lettera pubblicata su Facebook è diventata un testo che sarà presentato il prossimo 12 maggio al Salone del libro di Torino. «Scrivere questo libro è stato un momento fuori dal dolore»

di Anna Spena

Sua moglie Hélène è stata una delle 130 vittime dell’attacco terroristico del 13 novembre scorso al teatro Bataclan di Parigi. C’era il concerto degli Eagles of Death Metal, ma lui, Antoine Leiris, 34 anni, aveva deciso di rimanere a casa con Melvil, il loro bambino di 17 mesi. Antoine Leiris, giornalista francese, lo ricordiamo bene perché due giorni dopo gli attentati terroristici, in una lettera aperta pubblicata su Facebook rivolta ai jihadisti spiazzò tutti dicendogli “non avrete il mio odio. Rispondere all'odio con la rabbia sarebbe cedere alla stessa ignoranza che ha fatto di voi quello che siete”.

Poi ha continuato “avete rubato la vita di un essere eccezionale, l'amore della mia vita, la madre di mio figlio, ma non avrete il mio odio. Se questo Dio per il quale vi uccidete ciecamente ci ha fatto a sua immagine, ogni proiettile nel corpo di mia moglie sarà stata una ferita nel suo cuore. Allora no, non vi farò il regalo di odiarti. Volete che io abbia paura, che guardi i miei concittadini con un occhio diffidente, che sacrifichi la mia libertà per la sicurezza. Ma avete perso. L' ho vista stamattina. Alla fine, dopo notti e giorni d'attesa. Era bella come quando è uscita quel venerdì sera, bella come quando mi sono innamorato di lei dodici anni fa. Naturalmente io sono devastato dal dolore, vi concedo questa piccola vittoria, ma sarà di breve durata. So che lei sarà con noi ogni giorno e che ci ritroveremo in questo paradiso delle anime libere a cui non voi non avrete mai accesso. Siamo due, io e mio figlio, ma siamo più forti di tutti gli eserciti del mondo. Pertanto non ho più tempo da dedicarvi, devo andare da Melvil che si risveglia dal suo pisolino. Ha 17 mesi appena, deve fare la sua merenda come tutti i giorni, poi andremo a giocare come tutti i giorni e per tutta la sua vita questo bambino vi farà l'affronto di essere libero e felice. Perché no, non avrete neanche il suo odio”.

Dopo cinque mesi quello sfogo pubblico su Facebook è diventato un libro “Non avrete il mio odio”, appunto, che uscirà nelle librerie italiane, edito da Corbaccio, domani 28 aprile. La presentazione ufficiale è fissata per il prossimo 12 maggio, l’autore infatti sarà ospite del salone del libro che si aprirà, come ogni anno, al Lingotto, Torino.

«Io e mio figlio», dice Antoine Leiris in un’intervista rilasciata a Vanity Fair, «abbiamo trovato una specie di leggerezza. Ridiamo anche a volte, quindi, sì stiamo meglio». Poi continua, «cominciavo tante cose e non ne finivo nessuna, ma scrivere questo libro è stato diverso, un momento fuori dal dolore, mi ha dato qualche ora lontano dalla sofferenza, e per questo sono riuscito a terminarlo ma non ho curato niente». Oggi il bimbo di Antoine ed Hélène ha 22 mesi. «Cresce, gioca, ama le storie e la musica», dice Antoine, «Ora siamo in due ma dovremmo essere felici come se fossimo in tre».


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