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Cooperazione & Relazioni internazionali

Nel Mediterraneo è di nuovo tragedia

Con la bella stagione sono ricominciati in modo massiccio i viaggi della speranza. E anche i naufragi. Oggi a 35 miglia dalle coste libiche un barcone si è rovesciato. Si temono 30 morti. Intanto la Guardia Costiera rende noto di aver in atto oltre 20 operazioni di ricerca e recupero e di aver salvato circa 2mila persone

di Redazione

Poche ore dopo la storia di Favour, la bimba nigeriana di 9 mesi tratta in salvo da un naufragio nel Canale di Sicilia dove ha perso la madre, la cui foto ha fatto il giro di tutta Italia, il Mediterraneo è tornato ad essere nuovamente teatro di una sciagura.


Favour in salvo a Lampedusa tra le braccia di Pietro Bartolo, medico diventato celebre per il docufilm Fuocoammare

Oggi infatti, sempre nel Canale di Sicilia, a 35 miglia dalle coste libiche si è rovesciato un barcone con circa 100 persone a bordo.


L’allarme è stato lanciato da un velivolo dell’operazione europea di controllo, ad intervenire, la Guardia Costiera italiana con le proprie motovedette, insieme a mezzi della missione europea Eunavfor Med.

Il bilancio è molto pesante. Si teme infatti che a perdere la vita siano state fino a 30 persone.

20 operazioni e 2mila vite salvate
Nel canale di Sicilia la Guardia Costiera italiana sta coordinando più di 20 operazioni sar (search and rescue): 13 sono state concluse, con oltre 2000 migranti salvati dalle unità della guardia costiera e di altri assetti. A renderlo noto è la stessa guardia costiera su twitter.


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