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Famiglia & Minori

Caro Governo, è il momento di un vero Family Act

«In Italia non esiste una legge sulla famiglia. Esistono numerosi riferimenti alla famiglia in norme che riguardano altro, ma manca un quadro complessivo». L'intervento dell'Economista bolognese, uno dei massimi esperti di Terzo settore

di Stefano Zamagni

Occorre partire da un dato di fatto: in Italia non esiste una legge sulla famiglia. Esistono numerosi riferimenti alla famiglia in norme che riguardano altro, ma manca un quadro complessivo. E questo fa di noi un’eccezione nel panorama europeo. È la certificazione del mancato riconoscimento della centralità della famiglia, malgrado sia proprio essa il parametro fondamentale di molte decisioni socio-economiche del nostro Governo.

Penso a temi come il lavoro, il risparmio o la fertilità. Secondo punto: la Terza conferenza nazionale sulla famiglia si sarebbe dovuta tenere a Roma a fine 2013. Da oltre due anni nessuno ne parla più. Come pare esser calato il sipario sull’Osservatorio nazionale di cui sono formalmente il direttore, ma che ormai non viene convocato da tempo immemore. Il ministro Enrico Costa finora pare essersene ricordato. A fronte di queste premesse però il dibattito politico sulla famiglia pare essersi riacceso con al centro l’allargamento del bonus bebè. Non ci si può limitare a questo.

Ecco quali dovrebbero essere i punti su cui incardinare un vero e proprio Family Act. Primo: promuovere un ventaglio di politi- che di armonizzazione fra la vita professionale e quella familiare frazionando i congedi familiari e incentivando lo smart working e la flessibilità degli orari. Secondo: la Francia ha introdotto il quoziente familiare nel 1945, e non l’ha più modificato. Il Forum delle famiglie ha formulato la proposta del fattore famiglia che superava la supposta regressività del quoziente che proporzionalmente favorirebbe i redditi medio alti. Sono passati cinque anni senza che alcun Governo abbia avuto il coraggio di fare questa opera di giustizia. Terzo: le politiche tariffarie. Vi sembra ragionevole che noi ancora oggi paghiamo l’energia, l’acqua e le tasse sull’immondizia in base al consumo, senza che questo sia parametrato sul numero dei componenti di un nucleo? Quarto: la valutazione di impatto familiare. Così come in base al Via ogni nuova legge viene valutata anche in base alle conseguenze che produce sull’ambiente, occorre un meccanismo analogo per l’impatto sulle famiglie.



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