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Famiglia & Minori

Boom di arrivi di minori non accompagnati: “Enti locali aiutino a trovare posti”

"Oramai negli sbarchi in Sicilia i minorenni rappresentano il 10% del totale delle persone arrivate"; avverte l'ong Terre des hommes."Il Governo apra una banca dati per monitorarli, le condizioni degli hotspot per loro sono inadeguate". E alto è il rischio che finiscano nella tratta

di Redazione

A seguito dei massicci sbarchi di Msna, Minori stranieri non accompagnati, che ormai costituiscono il 10% dei migranti che arrivano sulle nostre coste, Terre des Hommes chiede a gran voce che tutte le regioni e i Comuni d’Italia siano chiamati a dare un contributo, in termini di posti, per la loro accoglienza. Inoltre richiede che sia istituita con la massima urgenza una Banca Dati Nazionale che sul modello Sprar e Fami permetta di intercettare sin dal porto di sbarco posti d’accoglienza per questi minori.

La Fondazione Terre des Hommes opera in Sicilia con il progetto Faro di assistenza psicologica e psicosociale ai minori stranieri e alle famiglie con bambini e dispone di un osservatorio privilegiato, essendo presente sia nel porto di Augusta che di Pozzallo. Il progetto, che rientra nella Campagna “Destination Unknown”, è finanziato interamente con fondi privati, i maggiori donatori sono Federazione Internazionale Terre des Hommes, Fondation d’Harcourt, Fondazione Prosolidar, Fondazione Zanetti e la catena d’abbigliamento C&A.

"Il flusso di arrivi è impressionante, nei porti siciliani. Una persona su dieci è sola e minorenne, sempre più piccola di età”, spiega Federica Giannotta, Responsabile dei Progetti Italia della Fondazione Terre des Hommes. “Chi di loro sbarca in porti privi di strutture di accoglienza come Augusta attende notti intere sulla banchina un possibile trasferimento. Lo stesso destino – seppur in luogo diverso – è riservato a chi entra nell'Hotspot di Pozzallo. In entrambi i casi questi ragazzi, provati da un viaggio che li ha visti torturati, minacciati, picchiati, dovranno attendere il loro destino in luoghi del tutto inappropriati ad accogliere persone così delicate e fragili. Ad Augusta l'attesa può essere di oltre una settimana mentre a Pozzallo di oltre un mese”.

“Tutto questo perchè per i minori non accompagnati, sulla carta considerati dal nostro Paese e dalle nostre leggi, soggetti vulnerabili e da proteggere, non esiste un sistema nazionale di raccordo che permetta di individuare in tempo reale la disponibilità di posti d’accoglienza su tutto il territorio nazionale,” continua Giannotta. “Le Regioni infatti non sono tenute a impegnarsi per arginare questo fenomeno pur avendo competenza in materia. Pertanto la mappa dell’accoglienza italiana dei minori stranieri non accompagnati è fortemente disomogenea e a fronte di alcuni Comuni e Regioni in cui si registrano massicce presenze, ve ne sono altri in cui l’accoglienza è minima”.

L'Italia tutta e poi l'Europa tutta diano una risposta realmente solidale, che superi le barriere regionali e ancor più nazionali. Inoltre Terre des Hommes chiede che sia istituita con la massima urgenza una Banca Dati Nazionale che sul modello Sprar e Fami permetta di intercettare sin dal porto di sbarco posti in accoglienza per questi ragazzi evitando loro la sofferenza, l'umiliazione e le privazioni conseguenti al dover permanere in posti del tutto inadeguati a loro”.


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