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Puglia, tutti in coda per donare il sangue ai feriti

«Sono commosso dalla straripante generosità dei cittadini pugliesi», ha commentato a Vita.it Ruggero Fiore, presidente di Avis Puglia. «Per adesso siamo riusciti a rispondere alle richieste di sacche di sangue. La situazione rimane sotto controllo»

di Redazione

L’appello fatto dalla Regione Puglia ai suoi cittadini non è rimasto senza risposta: sacche di sangue per i feriti del drammatico incidente dovuto ad uno scontro frontale tra due treni della linea Bari Nord tra Andria e Corato. I cittadini si sono mobilitati in massa nei centri trasfusionali degli ospedali pubblici, che oggi sono rimasti aperti 8.00 alle 19.00 e lo stesso faranno domani.

«Sono commosso dalla straripante generosità dei cittadini pugliesi», ha commentato a Vita.it Ruggero Fiore, presidente di Avis Puglia. «Ma non mi sorprendo. Basti pensare che tra i due paesi, tra Andria e Corano, ai due centri Avis sono registrati oltre 5mila donatori che regolarmente donano il sangue».

Nel comunicato stampa del Centro Nazionale del sangue, dell’istituto superiore di sanità, si legge: «In relazione al disastro ferroviario avvenuto oggi in Puglia e ai numerosi appelli alla donazione di sangue diffusi per le necessità di cura dei feriti gravi, il Centro nazionale sangue (CNS) ed il Coordinamento Inter-associativo dei Volontari Italiani del Sangue (CIVIS), che riunisce le quattro Associazioni Avis, Croce Rossa, Fidas, Fratres, comunicano che attraverso la Bacheca nazionale per le Maxi-emergenze, istituita dal CNS come strumento per il coordinamento dei meccanismi di compensazione e scambio interregionale di unità di sangue in caso di eventi straordinari, è stata tempestivamente resa disponibile una scorta di sangue».

Poi continua: «Numerosissime persone si stanno recando presso i Centri Trasfusionali offrendo la propria disponibilità a donare sangue. Il CRAT della Regione Puglia riferisce che al momento le richieste di donazione del sangue sono state soddisfatte ed invita i donatori a programmare la propria donazione nei giorni successivi contattando l’associazione e/o il servizio trasfusionale di riferimento. Il CRAT della Regione Puglia continuerà ad interagire in tempo reale con il Centro nazionale Sangue e con le Associazioni locali dei donatori volontari del sangue per eventuali successive richieste».

L’organizzazione adesso è fondamentale. «Tutte le regioni italiane», continua Fiore, «sono state allertate. Ma non siamo ancora in fase di emergenza nazionale, dal punto di vista del bisogno di sangue, siamo ancora in grado di coprire tutte le richieste che sono pervenute. Rimane un’immensa tristezza per il numero delle vittime. Numero, di cui neanche io sono ancora esattamente a conoscenza».

Anche se sono state richieste, in modo particolare, sacche di sangue gruppo sanguigno Zero, «noi non facciamo distinzioni», spiega Fiore. «Anche perché poco alla volta, mentre i feriti arrivano nei vari ospedali, l’indicatore può cambiare. Ricordiamo comunque che tutte le donazioni devono essere fatte in sicurezza, sia per i donatori che per i riceventi. E che il sangue deve essere lavorato due giorni prima di essere utilizzato per una donazione. Quindi, anche se per adesso la situazione – rispetto al bisogno di sangue – è sotto controllo, non è certo che rimanga invariata».

Il presidente nazionale di Avis, Vincenzo Saturni, ha voluto ringraziare i donatori ed esprimere la sua vicinanza alle famiglie delle vittime: «Ringraziamo le sedi, i volontari e i donatori che si sono mobilitati da subito. In questo momento un pensiero particolare va alle famiglie delle vittime e dei feriti. Invitiamo però sempre a seguire con attenzione le indicazioni che arrivano delle autorità sanitarie/trasfusionali e dalle sedi Avis che con esse collaborano».


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