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Ecco l’impatto del nostro intervento

Il Centro Italiano Aiuti all’Infanzia è tra le prime associazioni in Italia a misurare l’impatto generato dalle proprie attività su ogni singolo beneficiario.

di Redazione

È statio presentato ieri il “Rapporto di Impatto 2015” di CIAI Onlus, frutto di un lungo percorso di valutazione del cambiamento che le sue attività hanno generato sulle persone, attraverso l’azione sinergica con le comunità, le famiglie e le istituzioni con cui opera. L'«impatto» indica la misura del cambiamento prodotto e per valutarlo quindi CIAI ha preso atto della situazione di partenza e ha valutato il cambiamento ottenuto dopo il proprio intervento, “depurandolo” dai cambiamenti che si sarebbero comunque verificati anche senza tale intervento. «Raccontare CIAI partendo dall’impatto del nostro intervento vuol dire misurarci con quello che abbiamo ottenuto, non solo con quello che abbiamo fatto: è un approccio più impegnativo perché ci lega in modo più forte ai nostri obiettivi e permette a tutti noi di misurarne il raggiungimento, evidenziando successi e margini di miglioramento», afferma Paolo Palmerini, Direttore operativo di CIAI.

L’unità di misura per un’adeguata analisi dell’impatto di tutti gli interventi realizzati è stata individuata nella singola persona, in quanto titolare di diritti, "right holder". Nel 2015 sono state 73.116 le persone raggiunte in 12 Paesi del mondo attraverso i propri interventi: il 42% nell’ambito del diritto alla protezione, il 37% a tutela del diritto all’educazione, il 18% per favorire salute e nutrizione e il 4% per avviare processi di partecipazione.

Il report è solo l’inizio di un percorso, che porterà CIAI quest’anno a disegnare il perimetro del cambiamento che verrà consolidato nel corso del 2016, con l’introduzione della Teoria del Cambiamento di CIAI, in fase di realizzazione con il supporto scientifico della Fondazione Lang Italia.