Politica & Istituzioni

70 milioni per i servizi per gli alunni con disabilità: il “giallo” del riparto

L'intesa c'è o non c'è? Sì, nonostante la contrarietà della Campania. Il Governo procede con il riparto dei 70 milioni di euro per l'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità, funzioni già in carico alle province. I fondi verranno attribuiti per il 60% in base al numero di alunni disabili e per il 40% in base alla spesa storica sostenuta. Ecco il riparto.

di Sara De Carli

«In sede di Conferenza Unificata, nel corso della riunione del 21 luglio, è stato approvato il via libera alla ripartizione di 70 milioni per l’assistenza ai disabili nelle scuole»: nel pomeriggio di venerdì 21 luglio si susseguono news e dichiarazioni. Peccato che sul verbale della Conferenza unificata sotto quel punto sia scritto «mancata intesa». È un piccolo giallo.

Sì, è stato finalmente approvato a maggioranza, in Conferenza Unificata, il riparto dei 70 milioni di euro per il 2016 a favore di regioni a statuto ordinario ed enti territoriali che esercitano le funzioni relative all'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisica o sensoriali e ai servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con handicap o in situazioni di svantaggio. Si tratta dei 70 milioni di euro stanziati dalla legge di stabilità 2016, grazie a un subemendamento a firma dell'onorevole Elena Carnevali.

Il riparto del contributo – arrivato dopo sette mesi d’attesa e purtroppo ad anno scolastico terminato – avviene in base ad un criterio nuovo, che tiene conto in maniera ponderata sia della spesa storica sostenuta nel periodo 2012-2014 dalle province per queste funzioni (pesa per il 40%) sia del numero degli alunni con disabilità iscritti alle scuole secondarie superiori (criterio che pesa per il 60%) nell’anno scolastico 2014/15, secondo i dati comunicati dal Miur. Il contributo di 30 milioni stanziato in extremis per il 2015, il cui riparto era stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale soltanto a febbraio 2016, era stato ripartito solo in base alla spesa storica.

Il confronto sui criteri di riparto è stato piuttosto acceso, tant’è che venerdì 21 luglio, nonostante diversi uncontri tecnici preliminari, la Campania ha tenuto ferma la sua posizione contraria rispetto all’accordo del 40-60% su cui alla fine Regioni, Anci e Upi avevano trovato una convergenza e che avevano proposto al Governo. La Conferenza Unificata quindi si era dovuta concludere formalmente con un “mancata intesa” scritto sotto questo punto. Si va avanti, però, a maggioranza. Vita è in grado di anticipare la bozza del DPCM di riparto, qui allegata. In base a tale riparto, in Lombardia arriveranno 13.166.880,61 euro, in Lazio 11.054.010,12 euro, in Campania 7.560.587,98 euro. In tre regioni – Toscana, Emilia Romagna e Umbria – la spesa storica risulta particolarmente contenuta.

Foto Getty Images


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