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Terremoto: salgono a 292 le vittime, sono 2925 gli sfollati

Oggi alle 18 si celebreranno ad Amatrice i funerali delle vittime. E ancora una volta è lutto nazionale. Si aggiorna il bilancio delle vittime: 292 morti, 2.925 assistiti, 2.553 scosse. Il prossimo obiettivo: scuole aperte entro il 30 settembre.

di Redazione

Un altro giorno di lutto nazionale in occasione dei funerali delle vittime del terremoto. Le esequie si svolgeranno oggi alle 18 e saranno celebrate ad Amatrice (e non a Rieti, come inizialmente aveva deciso la Prefettura) dal vescovo Domenico Pompili, presso l'area dell'Istituto "Don Minozzi”. Anche stavolta bandiere italiane e europee a mezz'asta sugli edifici pubblici dell'intero territorio nazionale. Un lutto che la comunità terremotata si porta dentro da giorni. Un misto da rabbia e voglia di rinascere che ieri si è liberato in una protesta per il luogo dei funerali. Una forte presa di posizione che ha spinto Palazzo Chigi alla marcia indietro.

La scuola – Dolore, sgomento e tristezza non impediscono però di guardare al futuro. Il primo obiettivo? Riaprire le scuole. "Dobbiamo riaprirle, è fondamentale. Se non ci riusciamo i bambini e le loro famiglie saranno costretti a trasferirsi e la nostra comunità perderà la sua identità” ha detto il sindaco di Arquata, Aleandro Petrucci. Che ora spinge sull'acceleratore e indica una data: il 30 settembre. La Caritas ha assunto l'impegno per la costruzione di una prima scuola. Sarà messo in piedi un prefabbricato e i tempi previsti coincidono con le speranze del sindaco: l'ultima settimana di settembre. "Spero che riusciremo a metterle vicino a quelle vecchie. Così i ragazzi si sentiranno vicini al loro passato" ha spiegato il sindaco. Il ministro dell’istruzione Stefania Giannini ha già garantito l'impegno del governo. Domani sarà in visita nelle zone terremotate per fare il punto con i sindaci e gli altri responsabili del settore.

I numeri – Intanto sale di nuovo il numero delle vittime accertate: sono 292. All'appello mancano ancora alcuni dispersi. Sono invece 2.925 le persone assistite ospitate nei campi e nelle strutture allestite allo scopo. Tra queste, 970 persone hanno trovato alloggio negli spazi messi a disposizione nella Regione Lazio, in 1.200 trovano posto nelle Marche e 755 persone si trovano nelle aree e strutture predisposte in Umbria. La disponibilità complessiva è di oltre 5.400 posti. Riguardo ai soccorsi, secondo il report del ministro Alfano, sono 1.450 le persone sul campo nei luoghi più colpiti dal terremoto: 880 vigili del fuoco provenienti da tutta Italia (supportati da 9 elicotteri), 200 mezzi di soccorso, 50 mezzi movimento terra e 30 unità cinofile del Corpo dei Vigili. Ufficialmente, secondo quanto riferito dalla responsabile dell'ufficio emergenze della Protezione civile Titti Postiglione, sono 5.639 gli uomini e le donne impegnate nel dopo sisma. “Stanno lavorando tutte le componenti del sistema ancora sui diversi fronti di attività: assistenza, ricerca e soccorso” ha detto Postiglione.


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