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Partecipazione: l’ingrediente necessario

Si è tenuto a Firenze il convegno conclusivo del progetto biennale "InFo - Insieme Formando", realizzato dall'associazione con un unico obiettivo: realizzare i diritti dei bambini. Presentate le Raccomandazioni dei ragazzi e un manuale per formare gli operatori dell'accoglienza etero-familiare

di Antonietta Nembri

Un solo obiettivo: realizzare i diritti dei bambini. Due strade per arrivarci: aumentare il livello di partecipazione dei bambini e ragazzi fuori famiglia d’origine al loro progetto di vita e garantire una formazione mirata sui diritti dei bambini per tutte le figure professionali che ruotano intorno al mondo dell’accoglienza.
Questa è la straordinaria intuizione del progetto biennale (2015-2016) “Info – INsieme FOrmando”, finanziato dalla Commissione europea e realizzato da Sos Villaggi dei Bambini, i cui risultati sono stati presentati questa mattina, linedì 24 ottobre, in un Convegno a Firenze all’Istituto degli Innocenti. I ragazzi hanno letto le loro “Raccomandazioni” alle Istituzioni italiane ed europee per un’accoglienza basata sul diritto dei bambini alla partecipazione del loro progetto di vita; gli operatori hanno raccontato gli esiti della formazione ricevuta e annunciato la pubblicazione sul sito dell’associazione di un “Manuale” per la formazione dei professionisti dell’accoglienza etero familiare. Ad ascoltare i ragazzi e gli operatori c’erano i rappresentanti del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, la Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza, il Coordinamento Nazionale Ordine Assistenti Sociali, l’Ordine degli Psicologi, l’Associazione Nazionale Educatori Professionali, l’Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia.

È stato anche realizzato un video, molto suggestivo in cui si vedono degli adulti intenti a preparare una torta con ingredienti base, ma ai quali ne manca uno fondamentale che è appunto la “partecipazione”, ciò che aggiungono i ragazzi ed è solo a questo punto che la torta riesce.


Nei fermo immagine gli ingredienti fondamentali per realizzare l'accoglienza giusta: indispensabile la partecipazione dei ragazzi

Con il progetto “Info – Insieme Formando”, Sos Villaggi dei Bambini ha agito in 5 diversi comuni italiani (Trento, Verona, Roma, Napoli e Cagliari) coinvolgendo sia i minorenni accolti in comunità sia gli operatori dell’accoglienza. I ragazzi hanno partecipato attraverso un percorso di riflessione volto a renderli parte attiva nel loro progetto di vita; parallelamente, è stata promossa una formazione mirata per gli operatori dei servizi sociali, gli educatori, gli psicologi e in generale tutti coloro che giocano un ruolo nel mondo dei minorenni privi di cure familiari o a rischio di perderle, al fine di introdurre nel loro lavoro quotidiano, un approccio basato sui diritti dell’infanzia e sulla capacità di comunicare gli stessi diritti ai bambini e ai ragazzi.

«Ci siamo accorti che spesso i bambini e i ragazzi non vengono informati sui propri diritti, e non sono quindi in grado di comprenderli, interiorizzarli e attivarsi affinché essi vengano rispettati», racconta Roberta Capella, direttore di Sos Villaggi dei Bambini. «Tutto ciò ha un impatto negativo anche sul lavoro degli operatori, privi di strumenti e di competenze per difendere efficacemente i diritti dell’infanzia e dei giovani in accoglienza etero familiare. Con questo progetto abbiamo messo insieme professionalità diverse che tante volte nell’operatività di tutti i giorni sono quasi in conflitto. Amministrativi, educatori, assistenti sociali, figure diverse. Abbiamo ricentrato il loro lavoro sui diritti dell’Infanzia».

«Il tema dei diritti rischia di risultare abusato, ma noi gli abbiamo dato un valore come ricerca di senso. Capire il senso del perché abbiamo scelto un determinato tipo di lavoro», ha spiegato un operatore coinvolto nel progetto. «È come se mi avessero ricentrato nuovamente nel mio lavoro. Ci impegneremo ancora di più a dar voce ai bambini e ragazzi e a rappresentare i loro diritti, il nostro principale obiettivo», è la testimonianza di un assistente sociale del Comune di Verona.

Per contrastare la mancanza di partecipazione di bambini e ragazzi al proprio progetto educativo, Sos Villaggi dei Bambini ha promosso tra ragazzi tra 11 e 17 anni, accolti in comunità di 5 differenti città italiane (Trento, Verona, Roma, Napoli e Cagliari) una raccolta di esperienze, osservazioni, suggerimenti e raccomandazioni utili a favorire la partecipazione dei minori nei luoghi di accoglienza e nella costruzione e verifica dei loro progetti educativi.
Il frutto di questo lavoro si può leggere nelle “Raccomandazioni” alle Istituzioni italiane ed europee per un’accoglienza basata sul diritto dei ragazzi di partecipare al loro progetto di vita. I minori chiedono una “formazione sui diritti obbligatoria per chi opera nell’accoglienza”, manifestano una “forte volontà di partecipare al proprio progetto educativo” e auspicano la creazione di maggiori “contesti di ascolto, anche a carattere collettivo”. Queste “Raccomandazioni”, lette dai ragazzi stessi nel convegno di Firenze, saranno presentate da Sos Villaggi dei Bambini a Parigi, l’8 e il 9 novembre, durante la Conferenza Finale del Progetto europeo. In questa sede, le “Raccomandazioni” dei ragazzi italiani si uniranno a quelle proposte dagli altri ragazzi europei coinvolti nel progetto, e tutte insieme rappresenteranno le “Raccomandazioni Internazionali”. «Attraverso un documento unico vogliamo sensibilizzare le istituzioni italiane ed europee e l’opinione pubblica sul tema della partecipazione dei ragazzi nel loro percorsi di accoglienza», dichiara Roberta Capella. «Mi farò garante che queste Raccomandazioni giungano fino al Consiglio Europeo. La formazione può e deve essere obbligatoria», è il commento di Maria Grazia Rodriguez Y Baena, presidente dell’associazione.

Durante il Convegno, Sos Villaggi dei Bambini ha presentato un Manuale per la formazione dei professionisti dell’accoglienza etero familiare dal titolo “Realizzare i diritti dei bambini”. L’obiettivo è quello di contribuire a migliorare la qualità dell’accoglienza e la cultura del rispetto dei diritti dei bambini. «Per apportare un cambiamento positivo nelle vite dei bambini e dei ragazzi in affido non bisogna solo intervenire sulle strutture e sulla qualità delle modalità di accoglienza, ma anche lavorare sulle prassi operative dei professionisti che lavorano in tali strutture», conclude Capella.

In apertura l'immagine dell'ultima campagna di Sos Villaggi dei Bambini #nessunbambinosolo