Famiglia & Minori

Save the children: 20mila minori stranieri arrivati in Italia nel 2016, finalmente il ddl in aula

Dopo tre anni di stallo, la Camera sta discutendo in queste ore il disegno di legge Zampa, provvedimento che per la prima volta disciplina in modo organico l'arrivo dei minorenni non accompagnati nel nostro Paese

di Redazione

È in discussione in queste ore, alla Camera dei deputati, il disegno di legge C 1658 sul riordino del sistema di accoglienza e protezione dei minori stranieri non accompagnati. Nella sua prima formulazione il ddl è stato elaborato dall’Organizzazione il 25 luglio 2013, alla luce di una costante e numerosa presenza dei minori non accompagnati tra i migranti arrivati in Italia via mare, e da allora Save the Children si è fortemente battuta per la sua approvazione. Secondo le stime, sono almeno 20.160 i minori soli arrivati sulle coste del nostro Paese dal 1 gennaio al 20 ottobre 2016, rappresentano il 14% del totale degli arrivi e sono circa il doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Ci sono voluti tre anni perché si arrivasse finalmente alla discussione di questo ddl fondamentale, mentre dal 2014 a oggi sono arrivati almeno altri 45.500 minori soli vulnerabili, che spesso non hanno potuto avere accoglienza e protezione adeguata e molti dei quali si sono resi irreperibili, anche a causa di questo, rischiando di essere vittime di violenze e sfruttamento nel nostro Paese. Se la legge verrà approvata, come ci auguriamo fortemente, sarà un traguardo importantissimo perché l’Italia avrà finalmente un sistema nazionale strutturato di accoglienza e protezione, lasciandosi alle spalle anni in cui si è continuato a seguire un approccio emergenziale, con le istituzioni nazionali e locali spesso costrette a rimpallarsi competenze e responsabilità, esponendo così bambini e adolescenti vulnerabili a ulteriori gravissimi rischi. I minori che giungono in Italia soli, senza alcun familiare o adulto di riferimento al proprio fianco, dopo viaggi lunghi e pericolosi attraverso il Mediterraneo, devono infatti poter contare su un sistema di accoglienza che li tuteli e al quale possano rivolgersi con fiducia e con la certezza di essere protetti”, afferma Raffaela Milano, Direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children, l’Organizzazione internazionale dedicata dal 1919 a salvare i bambini in pericolo e a promuoverne i diritti, in prima fila nella promozione del ddl fin dalle prime battute.

“Prima ancora di essere migranti o rifugiati, i bambini sono soprattutto bambini. Con l’approvazione del disegno di legge, il nostro Parlamento ha ora finalmente la possibilità di garantire loro tutta la protezione di cui hanno bisogno, grazie anche al sostegno fondamentale della prima firmataria e relatrice del disegno di legge, Sandra Zampa, e di tutti i parlamentari delle principali forze politiche di maggioranza e opposizione, oltre a quello di tante organizzazioni e associazioni che in questi anni hanno supportato la nostra battaglia per le politiche sull’accoglienza”, continua Milano. Il disegno di legge “Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e altre disposizioni concernenti misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati” prevede il divieto di respingimento per i minori non accompagnati e disciplina in modo organico il loro percorso una volta arrivati in Italia, dall’identificazione alla prima accoglienza ai percorsi di integrazione.

Tra gli istituti che il ddl mira a rafforzare vi sono quelli dell’affido familiare e del tutore. Ad oggi, infatti, la garanzia della tutela per i minorenni che arrivano da soli in Italia è una delle maggiori criticità che si riscontrano nella prassi, con la conseguenza che, mancando una persona di riferimento che curi gli interessi di questi ragazzi, è impossibile attivare le procedure a loro protezione, tra cui quella del ricollocamento in altri Paesi europei. Un altro traguardo fondamentale della legge è quello di armonizzare, finalmente, le procedure di accertamento dell’età, in modo che i minori non vengano più sottoposti inutilmente a esami medici invasivi, e soprattutto che ovunque si trovino vengano loro garantiti i diritti, tra cui quello a un’assistenza adeguata, con la presenza di mediatori culturali, anche durante l’accertamento dell’età.

Infine, il ddl garantisce ai minori non accompagnati il diritto all’ascolto in tutti i procedimenti giudiziari e amministrativi e quello all’assistenza legale, mentre sono rafforzate le tutele del diritto all’istruzione e alla salute. “Auspichiamo che ora, senza ulteriori ritardi, la Camera approvi questo testo così importante per i tanti minori vulnerabili già presenti sul nostro territorio e per quelli che continueranno ad arrivare in cerca di un futuro sicuro”, conclude Milano.


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