Cooperazione & Relazioni internazionali

Guzzetti: «Sull’immigrazione serve una risposta solidale»

«Sul terreno dell’immigrazione, l’Europa deve ritrovare una progettualità nuova, perché questa è la chiave per far arretrare il risveglio di insalubri nazionalismi». A dirlo è stato il presidente della Associazione delle Fondazioni bancarie, nel corso della Giornata del Risparmio

di Monica Straniero

Il tema della 92esima Giornata del Risparmio è stato “la cultura del risparmio per la crescita”, perché come sottolinea Giuseppe Guzzetti, Presidente dell’Acri, gli italiani attribuiscono al risparmio valenze di carattere sociale molto significative.

E l’immigrazione può contribuire a rilanciare lo sviluppo e la crescita. «Ma è necessario creare un clima di fiducia sulle capacità di ripresa dell’economia che esige misure nazionali ed europee», sottolinea Guzzetti.

Eppure, si continua a parlare di immigrazione in termini emergenziali, quasi si trattasse di una novità imprevista e straordinaria. Secondo Guzzetti, sarebbe invece più utile trovare un approccio che sia solidale, efficiente e lungimirante, e al contempo capace di gestire i timori immediati dei cittadini.

«Da parte loro, le Fondazioni di origine bancaria hanno realizzato progetti utili a favorire lo sviluppo di alcuni paesi di provenienza dei migranti», ricorda il presidente dell’Acri. «Ad esempio con il progetto Fondazione for Africa – Burkina Faso, aiutiamo a garantire la sicurezza alimentare e il diritto al cibo a 60mila persone in uno dei paesi più poveri nel mondo, e il piano “Prima le mamme e i bambini”, che attraverso il sostengo a Medici con l’Africa Cuamm, ci consente di favorire in quel continente parti più sicuri. Infine realizziamo interventi di accoglienza sui nostri territori».

Insomma non c’è tempo da perdere. Anche perché sulla crescita della popolazione mondiale nei decenni a venire, peserà l’aumento demografico nell’Africa sub sahariana, dove si prevede che fra cinquant’anni si passerà dai 962 milioni di abitanti attuali a 2,7 miliardi di persone. Sono quindi, molti i migranti che potenzialmente potrebbero emigrare verso l’Europa, anche se non si può certo pensare che per essere davvero costruttivi su questo tema basti mettere semplicemente a punto un buon sistema di accoglienza.

È quindi fondamentale favorire percorsi di integrazione finalizzati all’apprendimento della lingua e di avviamento al lavoro, progetti di integrazione scolastica, iniziative di assistenza sanitaria, psicologica e legale, senza dimenticare i contributi per la fornitura di pasti e alloggi temporanei.

«Ma soprattutto abbiamo messo in campo due iniziative sostenute da più fondazioni insieme. Mi riferisco ad una in particolare che è stata ideata per contribuire agli sforzi di alcune organizzazioni umanitarie per il soccorso in mare dei migranti e per creare alternativi corridoi umanitari, affinché altre tragedie del Mediterraneo possano essere evitare».

Secondo l’Unhcr, nel corso di questi ultimi tre trimestri in Italia sono arrivati per mare più di 140 mila migranti, di cui il 14% è rappresentato da donne e il 16% da bambini, ma le persone morte o disperse nel mare Nostrum sono 3600. Per Guzzetti, la necessità di tutelare i soggetti più deboli tra i migranti, è da considerarsi tra le priorità di azione delle fondazioni.

«Never Alone ha infatti l’obiettivo di potenziare e innovare sul territorio italiano le modalità di presa in carico dei minori stranieri non accompagnati. A supporto dell’iniziativa è stato lanciato un bando da tre milioni e mezzo di euro per finanziare progetti basati sulla collaborazione tra organizzazioni del terzo settore e enti pubblici, in particolare gli Enti locali, impegnati in prima linea. Sappiamo infatti che i non accompagnati sono una percentuale molto alta dei minori stranieri che sbarcano sulle nostre coste e che almeno la metà di loro si rende presto irreperibile, con conseguenti rischi. Molti finiscono per essere reclutati dalle organizzazioni criminali o diventare vittime di sfruttamento», ha concluso Guzzetti.


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