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Azzardo Italia: i loghi di Intralot sul campo della Nazionale di calcio

È calato il silenzio sulla vicenda della sponsorizzazione della Nazionale da parte di Intralot, società di slot machine e scommesse. Eppure, nonostante i tentativi di "silenziare" e minimizzare, la contraddizione risulta sempre più evidente, come dimostrano queste immagini

di Redazione

“…e INTRALOT scende in campo!!! Ecco il rapporto che documentano in maniera inequivocabile il rapporto tra la FIGC e la società' di scommesse INTRALOT su cui – spiega Monsignor D'Urso, della Consulta Nazionale Antiusura – «è volutamente e' piombato un programmato silenzio anche da parte dei mass-media. Eppure alla notizia di "questo matrimonio", l' opinione pubblica ha reagito attraverso autorevoli interventi del mondo politico, sportivo, del volontariato, di tantissime agenzie educative».

La Consulta Nazionale Antiusura “Giovanni Paolo II” rinnova ancora l'invito «a quanti hanno responsabilità' istituzionali perché' intervengano concretamente, e non a parole, con un preciso messaggio, a non sporcare il mondo dello sport con marchi che non hanno nulla a vedere con l'esperienza del gioco e dei valori che lo ispirano e lo promuovono».

Al centro delle loro preoccupazioni – ha dichiarato il Presidente della Consulta Antiusura, Mons. Alberto D’Urso- «ci sia la promozione del bene delle persone e non l'indifferenza verso chi vive storie molto dolorose a causa della diffusione e della promozione dell'azzardo che coinvolge una fascia sempre più' numerosa di minori».

La Consulta richiama le istituzioni politiche e sportive ad adempiere il compito di sorveglianza e tutela del benessere dei cittadini. «Eppure Tavecchio aveva assicurato che mai INTRALOT sarebbe stata legata ad immagini della Nazionale Italiana, ha concluso Mons. D’Urso. Ci aspettiamo una presa di distanza da questo insano connubio anche dai calciatori, consapevoli delle ricadute che la pubblicità ingannevole di una società di scommesse produce sui comportamenti delle persone più fragili e indifese, come i minori e la gente in difficoltà economica».


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