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Il piano anti-slot del governo sul Wall Street Journal

Anche il Wall Steet Journal racconta il giro di vite del governo sull’azzardo: un piano per ridurre di un terzo il numero delle slot machine nel Paese

di Redazione

L’Italia è il quarto mercato più grande per il gioco d’azzardo e il piano del governo per combattere il fenomeno si è guadagnato le prime pagine del Wall Street Journal. Giovedì è stato infatti presentato un piano per ridurre di un terzo il numero delle slot machine nel Paese entro la fine del 2017. Al momento sono circa 400mila le slot machines in Italia, una ogni 125 italiani, più del doppio della presenza negli Stati Uniti.

Il Wall Street Journal, sottolinea come la decisione arrivi in un momento in cui l’Italia fatica a controllare il deficit pubblico, una scelta coraggiosa che però, secondo il quotidiano, porrebbe il governo davanti alla sfida di trovare altre risorse per rimpiazzare i potenziali miliardi di tasse perse dal giro di vite sull’azzardo. La deregulation sulle slot, risalente a 15 anni fa, ha contribuito a far crescere la dipendenza dal gioco. Oggi sarebbero circa un milione i giocatori patologici in Italia, mentre la spesa media, si aggirerebbe intorno a 1,500 € all’anno.

L’obiettivo del governo di mettere un freno alle slot, potrebbe scontrarsi, secondo il Wall Street Journal, con alcuni ostacoli importanti, primo tra tutti, appunto, la rinuncia in tempi difficili, ad un contributo fiscale notevole. Insieme alle videolottery, infatti le slot rappresentano il 50% degli introiti del Paese legati all’azzardo, circa 8 miliardi di euro all’anno, una cifra che è quintuplicata dal 2001. In secondo luogo, i big dell’industria del gioco, annunciano provvedimenti. Raffaele Curcio, presidente del Sapar, rappresentante della lobby dell’azzardo, ha sottolineato, ed è un ritornello, il pericolo criminalità organizzata, dichiarando al Wall Street Journal che: “Ci sono troppo soldi in ballo perché la criminalità se ne stia ai margini se non è più possibile scommettere legalmente”. Dimenticandosi di dire che l'intreccio tra azzardo legale e illegale riempie ogni anno i faldoni della magistratura e degli investigatori.

A livello locale però, le amministrazioni comunali e regionali hanno già iniziato a lavorare per combattere il gioco. A Milano è stato approvato un regolamento che vieta di costruire nuove sale slot a meno di 500 metri da luoghi sensibili come scuole e centri anziani.

Lo scorso settembre, il premier Renzi, aveva dichiarato proprio a Vita, l’intenzione di eliminare le slot da tabaccherie e bar.


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