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Povertà: invece della delega, un provvedimento immediatamente operativo

Così la senatrice Annamaria Parente, relatrice del ddl di delega sulla prima misura di contrasto alla povertà assoluta: «Alla ripresa dei lavori suggerirò al governo di trasformare la legge delega in un provvedimento subito attuativo, senza la necessità di dover emanare i decreti, accelerando così l’operatività della misura»

di Redazione

Anche la Grecia da ieri ha una misura nazionale di contrasto alla povertà. Siamo rimasti l’unico Paese in Europa a non averlo, pur avendo 4,6 milioni di persone in povertà assoluta, aumentate dall’inizio della crisi del 155% (nel 2007 erano 1,8 milioni). Nei giorni scorsi l’Alleanza contro la povertà ha lanciato un appello per chiedere di approvare la legge delega di introduzione del Reddito d’Inclusione (REI) e di predisporre il piano nazionale contro la povertà.

«Come relatrice in Senato al ddl ‘Contrasto alla povertà e riordino delle prestazioni sociali’ ho accolto con favore l’appello lanciato da ‘Alleanza contro la povertà», afferma la senatrice Annamaria Parente, capogruppo del Pd nella Commissione Lavoro, ribadendo l'impegno che aveva preso immediatamente dopo la crisi di Governo. «Mi auguro che il governo metta questo tema al centro della sua agenda. Come gruppo Pd ci impegneremo per questo». La novità però è che la senatrice ora annuncia l’intenzione di chiedere che la delega sia trasformata in un provvedimento immediatamente attuativo: «Alla ripresa dei lavori suggerirò al governo di trasformare la legge delega in un provvedimento subito attuativo, senza la necessità di dover emanare i decreti, accelerando così l’operatività della prima misura nazionale di contrasto alla povertà. In Senato, dopo aver ascoltato in commissione numerose realtà che si occupano del tema, stiamo lavorando ad alcune modifiche che andranno a migliorare il testo uscito dalla Camera. Sottolineo infine che la legge di bilancio 2017 ha stanziato ulteriori 150 milioni per il fondo per la lotta alla povertà, risorse che si aggiungono al miliardo già previsto dalla stabilità dell’anno scorso».

Foto Andreas Solaro/Getty Images


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